In data odierna il SAP ha siglato il Fondo Produttività.
Purtroppo nulla di nuovo, confermato il taglio del 20% rispetto agli importi disponibili l’anno precedente. Ricordiamo che il taglio è una delle conseguenze dello sblocco del tetto salariale e pertanto come più volte detto da SAPinocchio questa una delle partite di giro previste e tenute nascoste dal Governo e dalla Consorteria. Ciò che ci è entrato in una tasca (sblocco del tetto salariale) ci è uscito dall’altra (20% taglio fondo produttività, 251 milioni risorse riordino, 100 milioni un tantum, ecc..) e ora che i nodi stanno venendo al pettine.
Nell’occasione il Ministro Alfano ha annunciato che entro l’estate si procederà all’apertura del tavolo contrattuale. Il SAP ha subito evidenziato la necessità che il Governo si impegni a reperire le risorse necessarie per il riconoscimento della specificità della nostra professione. Una conquista unicamente SAP riconosciuta formalmente con la L. 183/2010 e che ci consente il riconoscimento di somme aggiuntive rispetto al personale del pubblico impiego.
L’apertura del tavolo è una assoluta priorità tenuto conto che il nostro contratto di lavoro è bloccato dal 2010 e che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco con sentenza del 28 luglio u.s.
Il 15 ottobre scorso il SAP è sceso in piazza con una grande manifestazione per chiedere il rinnovo del contratto e se l’annuncio di oggi del Ministro si dovesse annoverare tra le dichiarazioni da “campagna elettorale” e non dovesse trovare successivamente riscontro, il Ministro stia certo che non esiteremo a manifestare ancora con maggiore forza tutto il nostro dissenso, anche perché nel Documento di Economia e Finanza 2016 (DEF) non sono previsti stanziamenti in tal senso ma anzi vengono nuovamente annunciati tagli al Pubblico Impiego.
Purtroppo nulla di nuovo, confermato il taglio del 20% rispetto agli importi disponibili l’anno precedente. Ricordiamo che il taglio è una delle conseguenze dello sblocco del tetto salariale e pertanto come più volte detto da SAPinocchio questa una delle partite di giro previste e tenute nascoste dal Governo e dalla Consorteria. Ciò che ci è entrato in una tasca (sblocco del tetto salariale) ci è uscito dall’altra (20% taglio fondo produttività, 251 milioni risorse riordino, 100 milioni un tantum, ecc..) e ora che i nodi stanno venendo al pettine.
Nell’occasione il Ministro Alfano ha annunciato che entro l’estate si procederà all’apertura del tavolo contrattuale. Il SAP ha subito evidenziato la necessità che il Governo si impegni a reperire le risorse necessarie per il riconoscimento della specificità della nostra professione. Una conquista unicamente SAP riconosciuta formalmente con la L. 183/2010 e che ci consente il riconoscimento di somme aggiuntive rispetto al personale del pubblico impiego.
L’apertura del tavolo è una assoluta priorità tenuto conto che il nostro contratto di lavoro è bloccato dal 2010 e che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco con sentenza del 28 luglio u.s.
Il 15 ottobre scorso il SAP è sceso in piazza con una grande manifestazione per chiedere il rinnovo del contratto e se l’annuncio di oggi del Ministro si dovesse annoverare tra le dichiarazioni da “campagna elettorale” e non dovesse trovare successivamente riscontro, il Ministro stia certo che non esiteremo a manifestare ancora con maggiore forza tutto il nostro dissenso, anche perché nel Documento di Economia e Finanza 2016 (DEF) non sono previsti stanziamenti in tal senso ma anzi vengono nuovamente annunciati tagli al Pubblico Impiego.