20 Febbraio 2008
Dopo l’appello dell’Associazione Memoria di Mariella Magi Dionisi e l’appoggio convinto del SAP, è opportuno segnalare le varie posizioni politiche: “Chiederemo al Pd – ha detto Massimo Donadi dell’Italia dei Valori, il Partito di Di Pietro – che il patto etico siglato valga per tutti coloro che eventualmente aderiscano alla coalizione. Questo vale anche per i radicali e per l’on. Sergio D’Elia che non può essere candidato. Abbiamo stabilito dei principi, non derogabili”. Del resto, il Pd nei giorni scorsi era stato chiaro: “Le persone condannate in primo grado di giudizio – ha ripetuto più volte il leader Walter Veltroni – è giusto che non siano candidate. E’ giusto considerarle innocenti fino al terzo grado di giudizio, ma non candidarle e’ questione di opportunità”. Anche la Rosa Bianca di Pezzotta e Baccini ha detto la sua: “Ci siamo dati un codice etico sulle candidature che esclude chi ha problemi con la giustizia e con la mafia”, ha affermato Mario Baccini. Forza Italia interviene con Enrico La Loggia: “Certo, bisogna evitare le situazione disdicevoli. Poi ci possono essere casi che meritano una valutazione particolare”. La Sinistra Arcobaleno, infine, ha rilasciato varie dichiarazioni nelle quali si parla di “campagna di moralità” sulla candidature. Staremo a vedere. L’auspicio è che, a tante parole, seguano fatti concreti.
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Il SAP sul quotidiano Avvenire
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