Il SAP esprime il proprio plauso al personale della Squadra Mobile di Palermo per l’arresto dei boss della mafia Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Un’operazione brillante, frutto di un intenso lavoro e di grande professionalità. Dopo gli arresti di Brusca, Riina e Provenzano, le Forze dell’Ordine hanno conseguito un altro eccezionale risultato nel contrasto alla criminalità organizzata, nonostante la cronica carenza di mezzi, strutture e organici. Un impegno che contraddistingue ogni giorno tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato. Per tutto questo, il SAP ritiene doveroso estendere il trattamento economico accessorio (Tea) a tutti gli operatori dei servizi di polizia giudiziaria (Sco, Criminalpol, Squadre Mobili, Digos, Squadre di P.G. presso Uffici e Specialità). La Tea attualmente viene percepita dal personale della Dia e dei Servizi, organi fondamentali nel contrasto alla criminalità organizzata. Tutti gli interessati possono compilare l’istanza diretta al riconoscimento del Tea e presentarla agli Uffici di appartenenza. A seguito del rigetto dell’istanza da parte dell’Amministrazione, il SAP predisporrà il relativo ricorso amministrativo. Ciò al fine di chiedere al giudice competente di dichiarare l’illegittimità costituzionale della normativa che esclude il nostro personale. Parallelamente, sarà seguito il canale legislativo. Tutto questo, come si ricava dalle agenzie di stampa, è stato segnalato e denunciato dal SAP ai parlamentari della Commissione Affari Costituzionali nel corso dell’audizione svoltasi ieri alla Camera dei deputati.
L’ istanza (di cui è |
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AL MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA P.S. DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE SERVIZIO T.E.P. E SPESE VARIE DIVISIONE II |
(per via gerarchica) |
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OGGETTO: Servizi di polizia giudiziaria – Trattamento Economico Accessorio (TEA) – RICHIESTA ESTENSIONE |
Il sottoscritto_______________, avente la qualifica di___________________, della Polizia di Stato, in servizio presso _______________________________________________________________ |
PREMESSO CHE |
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CHIEDE |
La corresponsione del trattamento economico accessorio (TEA) ex lege 15 novembre 1988, n. 486 per le prestazioni di lavoro effettuate, oltre a interessi e rivalutazioni, come per legge. |
Chiede, inoltre, di conoscere il nome del responsabile del procedimento ex art. 4 L. 241/90. |
Intima a codesta Amministrazione la conclusione del procedimento medesimo con l’emanazione di un provvedimento esplicito, significando che con il presente atto si ritengono interrotti i termini di prescrizione e di decadenza del diritto. |
Salvis juribus |
______________, lì ______________ |
__________________________ |
L’intervento del SAP (di cui è |
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
On.le Prof. Romano Prodi Palazzo Chigi R O M A
AL MINISTRO DELL’INTERNO
On.le Prof. Giuliano Amato Piazza del Viminale, 1 R O M A
AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA
DIRETTORE GENERALE DELLA P.S. Prefetto dott. Antonio Manganelli R O M A |
Oggetto: Servizi di polizia giudiziaria – Trattamento Economico Accessorio (TEA) – DISPARITA’ DI TRATTAMENTO. |
Com’è noto, dopo gli arresti di Brusca e Provenzano, la Polizia di Stato ha messo a segno un altro brillante colpo assicurando alla giustizia i boss mafiosi Totò e Sandro Lo Piccolo. |
Ancora una volta, è in luce la grande capacità operativa e di indagine delle donne e degli uomini della Polizia che riescono a conseguire brillanti risultati nonostante la cronica scarsità di mezzi, strutture ed organico. |
Si tratta, difatti, di operazioni compiute dai servizi di polizia giudiziaria il cui esito positivo si deve esclusivamente all’abnegazione e alla dedizione degli operatori che vi appartengono. |
Ciò premesso, il SAP – la più grande organizzazione autonoma del Comparto Sicurezza – non può esimersi dal richiedere a gran voce – ancora una volta – l’estensione del TEA (Trattamento Economico Aggiuntivo) anche a questo personale. |
Nello specifico, il d.l. 29.10.1991, n. 345, convertito nella legge 30.12.1991, n. 410, recante disposizioni urgenti per il coordinamento delle attività informative e investigative nella lotta contro la criminalità organizzata, ha previsto la corresponsione di tale compenso al personale assegnato alla DIA (Direzione Investigativa Antimafia), istituita con lo stesso decreto. |
La ratio legis è rinvenibile nell’esigenza di rafforzare ed incentivare gli operatori che si rendono protagonisti in prima linea della lotta alla criminalità organizzata. |
Tale tesi sottende, evidentemente, ad un implicito riconoscimento dell’unione d’intenti non solo della DIA e dei Servizi – a cui attualmente viene corrisposta l’indennità in argomento – ma a tutti i servizi di polizia giudiziaria, i quali, alla pari dei primi Uffici, svolgono attività di p.g. in via esclusiva e continuativa, pienamente riconducibile alla prevenzione e repressione della criminalità organizzata. |
E’ evidente ed improcrastinabile, pertanto, la necessità di perequare economicamente il personale dei servizi di p.g. mediante il riconoscimento del trattamento economico accessorio (TEA). |
Tale richiesta affonda le sue radici nel diritto ad una retribuzione giusta e proporzionata al lavoro ex art. 36 Cost., che non può essere ulteriormente sottaciuto. |
Si conclude, pertanto, con la richiesta di avviare un’iniziativa legislativa volta al riconoscimento del TEA per tutto il personale della Polizia di Stato appartenente ai servizi di p.g. |
A parere del SAP, solo in tal modo si preserva un’uguaglianza di trattamento, corollario naturale di un’identità di funzioni, che costituisce, incontrovertibilmente, uno dei fondamentali principi costituzionalmente sanciti sui quali poggia l’ordinamento giuridico del nostro Paese. |
Si resta in attesa delle determinazioni assunte in merito. |
Distinti saluti. |
Il Segretario Generale |
– dr. Filippo Saltamartini – |
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