La legge di bilancio n. 197/2022 ha previsto il riconoscimento per tutto il personale del comparto pubblico di un emolumento accessorio una tantum, pari all’1,5 per cento dello stipendio, da corrispondere per tredici mensilità. Si tratta di un intervento per contrastare gli effetti dell’inflazione, in attesa del rinnovo dei CCNL scaduti riferiti al triennio 2022-2024. Infatti, l’ammontare del beneficio, comprensivo degli oneri contributivi ai fini previdenziali e dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), concorre a costituire l’importo complessivo massimo destinato, in ciascun anno del triennio di riferimento, al rinnovo dei contratti del pubblico impiego ed alle modifiche del trattamento economico e normativo del personale dipendente dalle amministrazioni statali in regime di diritto pubblico, ai sensi dell’articolo 21, comma 1-ter, lett. e), della legge n. 196 del 2009. Si tratta di un beneficio economico erogato per l’anno 2023, da corrispondersi per tredici mensilità e pari all’1,5 per cento dello stipendio, con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza. L’ importo è stato determinato da specifiche tabelle del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in modo da assicurare l’omogenea applicazione a tutto il personale del pubblico Impiego. Con riferimento alla Polizia di Stato, la seguente tabella richiama il preciso ammontare del beneficio per tutte le qualifiche contrattualizzate.
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