18 Ottobre 2007
Le bare, ricoperte da due bandiere dell’Italia, portate a spalla dai colleghi del I reparto volo di Pratica di Mare e il picchetto d onore della Polizia schierato sul sagrato della Basilica di Santa Maria degli Angeli: istantanee dei funerali solenni svolti oggi in onore dei due poliziotti, l’ispettore capo Eliano Falivene e il comandante Giovanni Liguori, morti nell’elicottero precipitato martedi’ scorso a Santa Palomba vicino a Roma. Una cerimonia commossa, una ‘grande famiglia’, come ha definito il Corpo di Polizia il capo Antonio Manganelli, che piange uno dei suoi ‘equipaggi migliori’. A rendere omaggio ai due agenti una folla di cittadini. Tra le autorita’ c’erano, tra gli altri, il Vice Ministro dell’Interno Marco Minniti, il Sottosegretario Marcella Lucidi, il Capo di gabinetto del Viminale Gianni De Gennaro, il sindaco di Roma Walter Veltroni, il prefetto di Roma Carlo Mosca, il questore della Capitale Marcello Fulvi, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini. Il ministro dell’Interno Giuliano Amato, da Danzica, in una pausa del vertice del G6, ha rinnovato le condoglianze alle famiglie’di questi due nostri valorosi uomini’. Nel coro della sua omelia, il vescovo di Albano monsignor Marcello Semeraro si e’ rivolto ai familiari e ai parenti delle vittime e a tutta la polizia esprimendo la sua solidarieta’.
Il dirigente superiore e responsabile del settore aereo della polizia Domenico Trozzi, ha ricordato nel corso delle esequie le figure di Falivene e Liguori dicendo che quanto accaduto ‘non sarebbe dovuto succedere’ e che ‘l’equipaggio non ha fatto nulla perche’ accadesse cio’: tutti i piloti sanno, io per primo, che la direzione del vento nell’autorotazione puo’ cambiare all’improvviso e cio’ puo’ essere fatale’. Il SAP ha espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie dei colleghi deceduti.
Il dirigente superiore e responsabile del settore aereo della polizia Domenico Trozzi, ha ricordato nel corso delle esequie le figure di Falivene e Liguori dicendo che quanto accaduto ‘non sarebbe dovuto succedere’ e che ‘l’equipaggio non ha fatto nulla perche’ accadesse cio’: tutti i piloti sanno, io per primo, che la direzione del vento nell’autorotazione puo’ cambiare all’improvviso e cio’ puo’ essere fatale’. Il SAP ha espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie dei colleghi deceduti.
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