19 Marzo 2015
Strage Tunisia, Tonelli (Sap): distribuite 500mila cartoline ai semafori da poliziotti
(AGENPARL) – Roma, 19 mar – Poliziotti ai semafori e negli incroci al posto dei lavavetri, armati di secchi e spazzoloni, per distribuire 500.000 cartoline ai cittadini e agli automobilisti e sensibilizzare, anche dalla provincia, il Governo all’adozione di provvedimenti urgenti in materia di sicurezza, resi ancora più necessari dall’emergenza terrorismo e dall’attacco di ieri in Tunisia. E’ l’iniziativa del Sindacato Autonomo di Polizia Sap che stamani scende in piazza in 100 città.
Una protesta che si svolge a Roma in 10 incroci e contemporaneamente in tutta Italia: la cartolina, indirizzata al premier Renzi, raffigura la nota immagine dell’Isis che conquista Roma con il Colosseo messo a ferro e fuoco. Un dato campeggia: “La Camera dei Deputati spende 7 milioni all’anno per le pulizie e non si trovano 6 milioni per un Corso Anti Terrorismo col quale formare gli agenti che svolgono servizio di controllo del territorio?
“E’ una situazione intollerabile – dice il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli – e per questo vogliamo ‘rubare’ il posto ai lavavetri per dire ai cittadini come stanno le cose, che non siamo preparati all’emergenza terrorismo, che anche nella nostra città riusciamo con fatica a fare il nostro dovere a causa della carenza di mezzi ed organici aggravata dai tagli dell’ultima legge di stabilità. Ci sono 1.000 ragazzi che hanno vinto un concorso e che potrebbero essere assunti subito, a costo zero per quel che riguarda le procedure di selezione e arruolamento. Ci mancano ufficiali di polizia giudiziaria per fare indagini: con cosa lo combattiamo il terrorismo? E poi vogliono chiudere i nostri uffici di polizia… Invece non si fa nulla!”
Sono sei le richieste al presidente del Consiglio, Matteo Renzi: sblocco del turn over, stop alla chiusura dei presidi di polizia, assunzione degli idonei dei concorsi, sanare il sotto organico di 9.000 Sovrintendenti e quello di di 14.000 Ispettori (ufficiali di polizia giudiziaria) e un Corso Anti Terrorismo (CAT) per 12.000 operatori di volante, Rpc e operatori di polizia di frontiera.
La Segreteria Nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia ha trasmesso già da settimane, a tutti i parlamentari, alcune proposte relative ai 6 punti citati. Proprio in queste ore alcune sono state accolte e trasformate in emendamenti da inserire nel disegno di legge di conversione del decreto anti terrorismo. “L’obiettivo della nostra iniziativa è arrivare alla trasformazione in legge delle proposte che abbiamo presentato”, fanno sapere dal sindacato.
“La mobilitazione proseguirà anche nei prossimi giorni con ulteriori iniziative. Una cosa è certa: faremo di tutto per portare a casa il risultato e far assumere al Governo e alla maggioranza le proprie responsabilità. I fatti tunisini dimostrano che non c’è più tempo da perdere”, conclude Tonelli.
(AGENPARL) – Roma, 19 mar – Poliziotti ai semafori e negli incroci al posto dei lavavetri, armati di secchi e spazzoloni, per distribuire 500.000 cartoline ai cittadini e agli automobilisti e sensibilizzare, anche dalla provincia, il Governo all’adozione di provvedimenti urgenti in materia di sicurezza, resi ancora più necessari dall’emergenza terrorismo e dall’attacco di ieri in Tunisia. E’ l’iniziativa del Sindacato Autonomo di Polizia Sap che stamani scende in piazza in 100 città.
Una protesta che si svolge a Roma in 10 incroci e contemporaneamente in tutta Italia: la cartolina, indirizzata al premier Renzi, raffigura la nota immagine dell’Isis che conquista Roma con il Colosseo messo a ferro e fuoco. Un dato campeggia: “La Camera dei Deputati spende 7 milioni all’anno per le pulizie e non si trovano 6 milioni per un Corso Anti Terrorismo col quale formare gli agenti che svolgono servizio di controllo del territorio?
“E’ una situazione intollerabile – dice il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli – e per questo vogliamo ‘rubare’ il posto ai lavavetri per dire ai cittadini come stanno le cose, che non siamo preparati all’emergenza terrorismo, che anche nella nostra città riusciamo con fatica a fare il nostro dovere a causa della carenza di mezzi ed organici aggravata dai tagli dell’ultima legge di stabilità. Ci sono 1.000 ragazzi che hanno vinto un concorso e che potrebbero essere assunti subito, a costo zero per quel che riguarda le procedure di selezione e arruolamento. Ci mancano ufficiali di polizia giudiziaria per fare indagini: con cosa lo combattiamo il terrorismo? E poi vogliono chiudere i nostri uffici di polizia… Invece non si fa nulla!”
Sono sei le richieste al presidente del Consiglio, Matteo Renzi: sblocco del turn over, stop alla chiusura dei presidi di polizia, assunzione degli idonei dei concorsi, sanare il sotto organico di 9.000 Sovrintendenti e quello di di 14.000 Ispettori (ufficiali di polizia giudiziaria) e un Corso Anti Terrorismo (CAT) per 12.000 operatori di volante, Rpc e operatori di polizia di frontiera.
La Segreteria Nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia ha trasmesso già da settimane, a tutti i parlamentari, alcune proposte relative ai 6 punti citati. Proprio in queste ore alcune sono state accolte e trasformate in emendamenti da inserire nel disegno di legge di conversione del decreto anti terrorismo. “L’obiettivo della nostra iniziativa è arrivare alla trasformazione in legge delle proposte che abbiamo presentato”, fanno sapere dal sindacato.
“La mobilitazione proseguirà anche nei prossimi giorni con ulteriori iniziative. Una cosa è certa: faremo di tutto per portare a casa il risultato e far assumere al Governo e alla maggioranza le proprie responsabilità. I fatti tunisini dimostrano che non c’è più tempo da perdere”, conclude Tonelli.
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