Gli attuali distintivi di qualifica provengono da una recente storia militare del corpo, considerando che la simbologia araldica è ancora in uso nella quasi totalità anche dei colori di Carabinieri ed Esercito, con piccole varianti che, però, sono per tutta la comunità del Paese, di facile interpretazione e comprensione rispetto a quelli “ridisegnati”, che potrebbero confondere. Questi nuovi distintivi oltre ad apparire privi di significato agli stessi appartenenti in virtù di una non facile lettura, sono anche privi di storia. E’ stata questa, una scelta non condivisa dagli stessi appartenenti, se consideriamo che su circa 96.000 colleghi, solo in 2427 si sono espressi a tal proposito e, non tutti positivamente.
A noi, questo, sembra un modo alquanto bizzarro di negare la nostra storia che, per quanto ci riguarda, andava preservata con la continuità.
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