DIFFICOLTÁ OPERATIVE: IL SAP SU "IL GIORNALE"

DIFFICOLTÁ OPERATIVE: IL SAP SU “IL GIORNALE”

Sta rimbalzando sui media e nei canali social lo sfogo di un collega, scoraggiato dopo l’ennesima repentina scarcerazione di un malvivente. L’episodio si riferisce all’arresto di due ladri nel...

Sta rimbalzando sui media e nei canali social lo sfogo di un collega, scoraggiato dopo l’ennesima repentina scarcerazione di un malvivente. L’episodio si riferisce all’arresto di due ladri nel Lazio col successivo recupero di un’ingente refurtiva. Un’operazione brillante dei nostri agenti che sono riusciti in poco tempo a risolvere il caso. Appostamenti al freddo, inseguimento, arresto, la montagna di carte da compilare, verbali di rito e fotosegnalamento, avviso al Pm, all’avvocato e al giudice. E poi? Il giudice però ritiene di non dover applicare alcuna misura e grazie alla concomitanza di una serie di istituti premiali li rilascia a piede libero, senza neanche l’obbligo di firma. Come si suol dire in questi casi, oltre il danno arriva anche la beffa. Sulla questione è intervenuta Patrizia Bolognani, rappresentante Sap di Padova. Un segnale pericoloso arriva dalla percezione di un senso di impunità, quasi un incoraggiamento per i malviventi a reiterare il reato. Il fermo dura 24 ore poi la scarcerazione, con la possibilità che il soggetto sparisca. Quello del nostro collega, ha aggiunto la Bolognani, non è un caso isolato. Molti colleghi nelle chat private avvertono e manifestano questo scoramento: ore al freddo e a rischiare la pelle, con la sensazione che tutto poi risulti inutile.

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