Roma, 3 ago. – (Adnkronos) – ‘Lo sport nazionale preferito sembra essere diventato il tiro al bersaglio del poliziotto. Oggi molti si sentono quasi legittimati a commettere violenze sistematiche contro gli appartenenti alle forze dell’ordine, andando ben al di la’ di quello che e’ il legittimo dissenso. Penso alle ultime rivolte nei Cie e nei Cara di Bari e Crotone, ma anche agli scontri in Valdisusa o a quel che e’ accaduto appena qualche mese fa a Roma con gli studenti.
E, purtroppo, abbiamo l’impressione che anche il Governo giochi al tiro al bersaglio contro i poliziotti, visto che continua ad umiliarci con la mancata approvazione di un Dpcm, finanziato con nostre risorse, che serve a salvaguardare almeno in parte le retribuzioni di chi veste una divisa e rappresenta lo Stato’.
E’ quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap.
‘Noi a questo gioco non ci stiamo – spiega Tanzi – e non a caso siamo mobilitati anche ad agosto per far valere i nostri diritti. La politica tutta continua ad essere carente nelle risposte e ci fa sentire abbandonati in un momento di forti tensioni sociali ed economiche per il Paese, dove tutti dovremmo stare dalla stessa parte.
Per gli operatori impegnati in Valdisusa siamo stati costretti a costituirci parte civile e ad avviare una serie di azioni di risarcimento danni contro gli autori di reati e devastazioni, trovando in questo solo l’appoggio della Regione Piemonte e l’assenza totale dello Stato che pure rappresentiamo. E’ ora di invertire questa pericolosa tendenza’.
(Sin/Zn/Adnkronos) 03-AGO-11 12:42
Sicurezza/ Sap: poliziotti umiliati dal governo, ora basta
Tanzi: tutta la politica e’ assente
Roma, 3 ago. (APCOM-TMNews) – “Dai Cie alla Valdisusa, stufi di essere vittime del ‘tiro a bersaglio’ e umiliati dal governo che continua a negare risorse necessarie”. Il sindacato autonomo di polizia (Sap) annuncia la mobilitazione dei propri iscritti in divisa nel mese di agosto.
“Lo sport nazionale preferito – afferma il segretario nazionale Nicola Tanzi – sembra essere diventato il tiro al bersaglio del poliziotto. Penso alle ultime rivolte nei Cie e nei Cara di Bari e Crotone, ma anche agli scontri in Valdisusa o a quel che è accaduto appena qualche mese fa a Roma con gli studenti. E, purtroppo, abbiamo l’ impressione che anche il governo giochi al tiro al bersaglio contro i poliziotti, visto che continua ad umiliarci con la mancata approvazione di un DPCM, finanziato con nostre risorse, che serve a salvaguardare almeno in parte le retribuzioni di chi veste una divisa e rappresenta lo Stato”.
“Noi a questo gioco non ci stiamo – ha sottolineato Tanzi – e non a caso siamo mobilitati anche ad agosto per far valere i nostri diritti. La politica tutta continua ad essere carente nelle risposte e ci fa sentire abbandonati in un momento di forti tensioni sociali ed economiche per il Paese, dove tutti dovremmo stare dalla stessa parte. Per gli operatori impegnati in Valdisusa – ha concluso – siamo stati costretti a costituirci parte civile e ad avviare una serie di azioni di risarcimento danni contro gli autori di reati e devastazioni, trovando in questo solo l’ appoggio della Regione Piemonte e l’ assenza totale dello Stato che pure rappresentiamo. E’ ora di invertire questa pericolosa tendenza”.
Red/Nes 031748 ago 11
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