A seguito delle numerose segnalazioni raccolte da questa Segreteria Generale, in data odierna, abbiamo provveduto a scrivere al Dipartimento per rappresentare le criticità emerse nella procedura di mobilità ordinaria a discapito dei colleghi del 15° Corso Ispettori.
In particolare, la circolare emanata in data 11 aprile u.s., recante “Procedure mobilità ordinaria del personale del ruolo degli Ispettori. Apertura del portale mobilità” ha adottato un criterio stringente, prevedendo espressamente che “saranno valutate le aspirazioni di trasferimento dei dipendenti che matureranno il requisito dell’anzianità di sede minima richiesta entro il mese di dicembre 2023” tale previsione pertanto, mina seriamente le aspettative dei colleghi del 15° Corso Ispettori che, dopo aver già perso la sede, resteranno esclusi dalla procedura di mobilità solo perché matureranno l’anzianità di sede in data 4 febbraio 2024, poco più di un mese oltre il termine del 31 dicembre 2023 indicato dalla predetta circolare.
Si tratta di circa 200 colleghi che dopo un anno e 11 mesi di disagi economici e familiari, derivanti dalla perdita della sede, si vedono nuovamente pregiudicati per un cavillo temporale, che produce conseguenze devastanti.
È forte il rischio che, soprattutto nelle piccole Questure, i predetti colleghi non facciano più rientro in sede, alla luce della saturazione dei posti che si andrebbe a verificare a seguito dell’immissione in ruolo dei vincitori della procedura concorsuale interna in atto e delle future assegnazioni del 17° corso, che coinvolgerà un totale di 2497 unità (1141 unità per concorso e 1356 unità per ampliamento).
Per quanto sopra abbiamo richiesto di tenere in considerazione l’ipotesi di far accedere a tale procedura di mobilità anche i colleghi del 15° Corso Ispettori, evitando loro il protrarsi di un disagio che assume le tinte di un’intollerabile discriminazione.
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