Di fronte alla capitolazione di Kabul e alla presa di potere dei talebani, lo scenario più probabile, che si sta concretizzando proprio in queste ore, è la ripresa di continui flussi di profughi verso l’Europa, sospinti da queste parti anche dall’atteggiamento intransigente della Turchia. La crisi Afghana va ad aggravare una situazione nelle nostre frontiere non certo agevole: si stima che dallo stato asiatico siano in 4 milioni le persone pronte a partire. Rispetto allo scorso anno, i dati mostrano che sono più che raddoppiati i rintracci di migranti che cercano una via di ingresso nella cosiddetta rotta balcanica. Un flusso inarrestabile che non può certo essere affrontato soltanto con i droni o con le pattuglie miste. Il SAP da tempo chiede al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese di rivedere in maniera consistente gli organici in queste zone così delicate. Nel contempo, si chiede all’Europa un impegno concreto, una strategia comune e condivisa affinché tutto non ricada sugli agenti della Polizia di Frontiera, spesso lasciati in balia degli eventi. La denuncia del SAP è stata raccolta da alcuni quotidiani nazionali.
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