CPR GORIZIA. IL GEORGIANO NON E' MORTO PER PERCOSSE. LO DICE L'AUTOPSIA

CPR GORIZIA. IL GEORGIANO NON E’ MORTO PER PERCOSSE. LO DICE L’AUTOPSIA

Non ci sono segni di percosse sulle spoglie del cittadino georgiano deceduto presso il Cpr di Gradisca. Lo ha stabilito l’esame autoptico eseguito questa mattina. Le accuse contro i...

Non ci sono segni di percosse sulle spoglie del cittadino georgiano deceduto presso il Cpr di Gradisca. Lo ha stabilito l’esame autoptico eseguito questa mattina. Le accuse contro i colleghi si sono rivelate strumentali.

Migranti Sap Accuse strumentali ai colleghi del cpr di Gradisca
lunedì 27/01/2020 15:13

Milano 27 gen. LaPresse – Gli ospiti dei centri per il rimpatrio sono disposti a tutto pur di non tornare nel loro Paese. Inscenare una rivolta e’ il modo migliore per creare condizioni che permettono di sparire nel nulla . Commenta cosi’ Stefano Paoloni segretario generale del Sindacato autonomo di polizia Sap la vicenda del 38enne georgiano Vakhtang Enukidze trovato morto nel centro per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo in provincia di Gorizia. Sono stati resi noti da pochissimo gli esiti dell’autopsia sul corpo del 38enne che escludono le lesioni quali causa del decesso. Questo – prosegue – conferma che le accuse nei confronti dei colleghi erano strumentali. I centri per il rimpatrio sono delle vere e proprie bombe ad orologeria in cui i colleghi addetti alla vigilanza sono esposti a rischi enormi in una struttura spesso non adeguata alla sua funzione . Spiace – conclude Paoloni – che vi siano persone disposte a tutto pur di strumentalizzare l’operato delle forze dell’ordine esponendole in tal modo a continui rischi per la loro incolumita’ a causa di queste persone che si sentono legittimate a inscenare fughe immotivate . CRO FVG lcl lcr 271511 GEN 2020


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