Il notevole incremento dei casi di infezione da SARS-CoV-2, anche correlato alla nuova variante Omicron, ha imposto un adeguamento delle misure di profilassi introdotte nei mesi scorsi. Allo stato attuale, si osserva una notevole differenza nella manifestazione della malattia tra coloro che si sono sottoposti al ciclo vaccinale completo con la terza dose di richiamo (c.d. booster) – obbligatorio per il personale delle Forze di Polizia – e chi non è vaccinato o non ha effettuato la dose di richiamo entro il 4° mese dal completamento del ciclo vaccinale. Sebbene nella Polizia di Stato sia stata raggiunta una quota più che soddisfacente di personale che si è sottoposto alla vaccinazione, nelle ultime due settimane si è registrata un’impennata dei casi di contagio, parallelamente a quanto osservato nella popolazione generale ed a dimostrazione della circostanza che la vaccinazione riduce sensibilmente, ma non annulla, il rischio di infezione. In tal senso, nell’ultima settimana è stato riscontrato un incremento di 902 casi di positività, rispetto ai 461 della scorsa settimana, ai 349 della settimana precedente ed ai 36 casi registrati alla fine dello scorso mese di settembre. A tali incrementi numerici delle infezioni, non si sono però associati aumenti proporzionali dei ricoveri ospedalieri che, anzi, hanno registrato una riduzione a 9 casi nell’ultima settimana (dei quali 8 riguardano soggetti non vaccinati) rispetto ai 14 della scorsa settimana. Occorre, dunque, richiamare alla stretta osservanza delle misure di profilassi di carattere generale, quali il distanziamento interpersonale, la frequente igienizzazione delle mani e l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie aeree, anche all’aperto.
Per maggiori approfondimenti sull’aggiornamento delle misure di prevenzione si rimanda alla circolare in allegato.
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