Il 5 maggio, a Genova, «alcuni anarchici hanno organizzato un corteo senza che fosse stata fatta la preventiva comunicazione e nella zona centrale della città, vicino al Commissariato Centro, alcuni partecipanti si sono sfilati dal corteo e hanno iniziato a imbrattare edifici e vetrine, nonché a danneggiare le auto private di alcuni colleghi parcheggiate davanti al Commissariato. Questo non è manifestare, questi sono dei violenti professionisti e in un Paese democratico come il nostro non c’è idea che giustifichi la violenza». Sono le parole del Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, dopo quanto avvenuto nel capoluogo ligure. «Ancora più vile – ha aggiunto – l’attacco alle auto dei colleghi in sosta davanti al Commissariato, come a voler caratterizzare un dualismo che, di fatto, non c’è, se non da parte dei violenti che hanno bisogno di avere un nemico. Esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi che hanno patito questi ingiusti danni, auspichiamo che possano ottenere il dovuto risarcimento e che gli autori del gesto vengano presto identificati e rispondano delle loro azioni. Ci auguriamo, inoltre, che l’iniziativa del Governo di prevedere maggiori tutele nei confronti delle forze dell’ordine aggredite durante le manifestazioni e imporre sanzioni più gravi per chi durante eventi del genere danneggia beni esposti alla pubblica fede possa essere presto approvata ed entrare pienamente nell’ordinamento del nostro Paese».
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