Tredicesima e quattordicesima mensilita’ tagliate; riduzione degli stipendi con percentuali che arrivano fino al 30 per cento in Grecia; radicali cambiamenti dei sistemi pensionistici, come ad esempio in Ungheria dove, dagli attuali 25 anni di servizio sufficienti per essere posti in quiescenza, si passera’ dal primo gennaio 2012 a 65 anni di eta’.
Compressione dei diritti sindacali con riduzione, ad esempio in Ungheria, del monte ore dei permessi sindacali o come in Portogallo con il probabile aumento dell’orario di lavoro da 35 a 40 ore settimanali. Ancora, come in Grecia con l’eliminazione del pagamento delle ore di servizio straordinario.
Il CESP si fara’ carico di promuovere un’ incisiva azione di protesta presso le opportune sedi del Consiglio d’ Europa, nell’ ambito del quale da anni ricopre un ruolo di leadership nell’ Assemblea delle ONG, al fine di fare approvare una direttiva comunitaria che inviti i vari Governi ad una maggiore attenzione sull’ importanza dell’ operato della Polizia, riconoscendo adeguate retribuzioni e garantendo i fondamentali diritti sindacali.
Nella foto, da sinistra: Michael KARAMALAKIS- POAXIA Grecia; per il SAP, il Segretario Generale Aggiunto del CESP Massimo DENARIER; Mario COIMBRA – ASFIC Portogallo; Johnny IMMEL – BDK Germania; Gerard GRENERON – SNOP Francia (Segretario Generale CESP); Branko PRAH – PSS Slovenia (Presidente CESP); Geza PONGO – FRSZ Ungheria
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