28 Febbraio 2009
Il SAP ha segnalato al Dipartimento, con una nota scritta, l'assoluta necessita' di procedere, senza ritardo, ad un'immediata rivisitazione delle procedure amministrativo/contabili previste nell'ambito del conguaglio Irpef a debito.
A febbraio infatti, ma anche a gennaio, numerosi (troppi!) operatori si sono visti accreditare uno stipendio pari ad euro 1 (uno) o peggio ancora ad euro 0 (zero) proprio in virtu' di un'inconcepibile e ad oggi anacronistica procedura che prevede come unica agevolazione per i dipendenti di “spalmare” nell'arco di soli due mesi l'eventuale debito Irpef se superiore ad una cifra quantificata in euro 250.
E' evidente che cosi' facendo diversi operatori, quasi tutti monoreddito e con moglie e figli a carico, si sono visti decurtare “parzialmente” o addirittura “in toto” lo stipendio, a tutto discapito di quella capacita' economica necessaria per garantire al proprio nucleo familiare il soddisfacimento di quei bisogni piu' elementari, costituzionalmente garantiti.
Attesa la gravita' della situazione e considerate le molteplici lamentele pervenute, il SAP ha chiesto al Ministero la tempestiva rivalutazione delle procedure in atto ed ogni possibile intervento necessario a sanare la grave problematica, prevedendo l'eventuale rateizzazione delle somme dovute in piu' mensilita'.
A febbraio infatti, ma anche a gennaio, numerosi (troppi!) operatori si sono visti accreditare uno stipendio pari ad euro 1 (uno) o peggio ancora ad euro 0 (zero) proprio in virtu' di un'inconcepibile e ad oggi anacronistica procedura che prevede come unica agevolazione per i dipendenti di “spalmare” nell'arco di soli due mesi l'eventuale debito Irpef se superiore ad una cifra quantificata in euro 250.
E' evidente che cosi' facendo diversi operatori, quasi tutti monoreddito e con moglie e figli a carico, si sono visti decurtare “parzialmente” o addirittura “in toto” lo stipendio, a tutto discapito di quella capacita' economica necessaria per garantire al proprio nucleo familiare il soddisfacimento di quei bisogni piu' elementari, costituzionalmente garantiti.
Attesa la gravita' della situazione e considerate le molteplici lamentele pervenute, il SAP ha chiesto al Ministero la tempestiva rivalutazione delle procedure in atto ed ogni possibile intervento necessario a sanare la grave problematica, prevedendo l'eventuale rateizzazione delle somme dovute in piu' mensilita'.
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