COMITATO PARI OPPORTUNITÀ - RIUNIONE DEL 7 MAGGIO 2024

COMITATO PARI OPPORTUNITÀ – RIUNIONE DEL 7 MAGGIO 2024

Nella giornata di martedì 7 maggio, presso la Sala Europa dell’Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia, si è riunito il Comitato per le Pari opportunità. Dopo i...

Nella giornata di martedì 7 maggio, presso la Sala Europa dell’Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia, si è riunito il Comitato per le Pari opportunità. Dopo i saluti del Presidente Di Galante e la presentazione dei componenti di nuova designazione, si è passati alla discussione delle tematiche all’Ordine del Giorno.


E’ stato approvato l’invio alla DAGEP del  quesito volto a conoscere se il beneficio istituito con il Decreto nr. 57 del 20/04/2022 sia stato già applicato e il dato statistico delle dipendenti che ne hanno usufruito.
Si è di seguito discusso della necessità di valutare l’elaborazione di un elenco di argomenti riferiti alle P.O., da inserire fra i moduli SISFOR laddove non presenti. Con l’occasione si è deciso, all’unanimità, di formare un gruppo di lavoro di cui il SAP farà parte insieme ad altri 4 componenti sia dell’Amministrazione che di parte sindacale.
Per quanto riguarda la pianificazione delle audizioni dei Vicari dei Questori finalizzate alla verifica sullo stato delle pari opportunità sul territorio, avendo trovato approvazione sia dalla Segreteria del Dipartimento che dal Capo della Polizia, il Comitato ha ritenuto di procedere con la modalità della videoconferenza  (piattaforma Lifesize cloud) con gruppi di circa 20/21 partecipanti.  I gruppi per le audizioni sono stati composti  rispettando l’ordine alfabetico delle città.

Tra le varie ed eventuali è stata di nuovo portata all’attenzione del Comitato la concessione del beneficio dell’assegnazione temporanea ai sensi dell’art. 42 bis D.lgs. 151/2001 per genitori con figli minori degli anni tre. Su questo punto il SAP ha sottolineato la disparità di trattamento e la discriminazione nella concessione del suddetto beneficio legato al parere vincolante redatti dai Capi Uffici; a causa di quest’ultimo, a parità di condizioni, di fatto c’è chi ottiene di poter veder crescere il proprio figlio e chi invece no. Su questo punto il SAP non smetterà di chiedere che tutti i genitori, padri e madri della Polizia di Stato, possano vedersi riconosciuto un diritto alla pari di tutti gli altri dipendenti del Pubblico Impiego.

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