Si torna a parlare di codici identificativi per il personale della Polizia di Stato. Da anni c’è chi spinge per far sì che i poliziotti italiani siano dotati di codici identificativi. E da anni, la battaglia decisa del SAP, totalmente contraria a tale progetto. Di seguito le parole del Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, rilasciate all’Agenzia Stampa ADN Kronos.
SICUREZZA: PAOLONI (SAP), ‘IDENTIFICATIVI? PROPOSTA PER METTERE IN SOGGEZIONE AGENTI’
Roma. (Adnkronos) – “I numeretti? E’ umiliante e sconcerta il fatto che ci siano ancora posizioni di tipo ideologico alla questione. Sono anni che proponiamo strumenti tecnologici, come le telecamere che ci tutelerebbero anche nel rispetto dei cittadini. I numeretti sono uno strumento datato, basterebbe davvero affidarsi alla tecnologia per vederci chiaro e trasparente. Ma non lo si vuole fare volutamente”. Lo dice all’Adnkronos il Segretario Generale del SAP (Sindacato Autonomo Polizia) Stefano Paoloni, commentando un emendamento presentato al Dl Sicurezza per dotare le forze dell’ordine di codici identificativi.
“La verità – prosegue – è che con l’utilizzo di telecamere si eviterebbero le strumentalizzazioni e questa di Fratoianni non è altro che una proposta per mettere in soggezione le forze dell’ordine. Siamo stanchi, qui il problema è inverso: siamo noi che subiamo aggressioni, una ogni tre ore in media. E c’è ancora chi ancora parla di numeretti”, conclude Paoloni.
(Sig/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222 – 14-NOV-20 16:03
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