CHIUSURA SQUADRE NAUTICHE E RIORGANIZZAZIONE REPARTI MOBILI. ESITO INCONTRO

CHIUSURA SQUADRE NAUTICHE E RIORGANIZZAZIONE REPARTI MOBILI. ESITO INCONTRO

Il Prefetto Savina, prima della elaborazione definitiva dei Decreti del Capo della Polizia per chiusura Squadre Nautiche e per la Riorganizzazione dei Reparti Mobili, ha incontrato i rappresentanti del...

Il Prefetto Savina, prima della elaborazione definitiva dei Decreti del Capo della Polizia per chiusura Squadre Nautiche e per la Riorganizzazione dei Reparti Mobili, ha incontrato i rappresentanti del personale per un’ultima consultazione. Sulla rimodulazione delle unità di mare soppresse dalla legge Madia il SAP ha chiesto che il personale in possesso delle specializzazioni sia incardinato nell’Upgsp e mantenga l’impiego esclusivo per svolgere, oltre alla “prossimità” sulle spiagge durante mesi estivi, anche il previsto condizionamento fisico, i compiti di manutenzione e gestione mezzi, la vigilanza agli obiettivi in mare e all’area demaniale litoranea nonché le attribuzioni di polizia frontiera. In funzione di ciò è stata sottolineata la necessità di disporre di gommoni e mezzi leggeri per le incombenze per cui gli acquascooter non sono adeguati. Ribattendo alle dichiarazioni della delegazione ministeriale sui limiti e divieti imposti dalla succitata legge, il Sap ha denunciato come invece i C.C. stiano implementando il settore con il recente acquisto di 16 imbarcazioni d’altura! L’Amministrazione ha spiegato che intende invece utilizzare gli operatori solamente come conduttori di moto d’acqua applicando il medesimo sistema usato per il soccorso piste, cioè 4-5 mesi all’anno (gli unici indennizzati), a domanda, su bandi annuali, a prescindere dall’ufficio di appartenenza. In prima battuta, in assenza di domande accoglibili, il personale oggi in organico alle Sq. Nautiche verrà assegnato alle rispettive questure.
Per quanto attiene i Reparti Mobili il decreto in uscita, oltre alla rideterminazione degli organici, presenta due importanti innovazioni, entrambe criticate dal SAP. La prima è la centralizzazione delle segreterie del personale, razionalizzazione che non risponde all’esigenza di ammortizzare adeguatamente la precarietà tipica del reparto rispetto alla programmazione dei servizi, con alto rischio di peggiorare la condizione di vita individuale dei dipendenti. La seconda è la divisione in 2 unità della squadra impegnata nei “servizi di riserva” SOLO IN CASI AUTORIZZATI PER ISCRITTO DAL DIPARTIMENTO: impossibile non temere un uso eccessivo dello strumento. Chiesta una migliore precisazione degli obblighi in capo ai questori su logistica e vitto dei contingenti aggregati fuori sede ed anche una regolamentazione della distribuzione dei carichi di lavoro in ognuno dei reparti: ad entrambi gli argomenti sarà dato spazio nella circolare esplicativa susseguente al decreto.

 

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