I rappresentanti dell’Amministrazione, con non poca fatica, hanno cercato di spiegare l’iniziativa partendo dal dato numerico degli organici delle strutture in questione che, con due soli operatori, non riescono a garantire un controllo sufficiente della Stazione e della relativa linea. Il Servizio Centrale della Specialità ha invece imperniato la propria spiegazione sul progetto di accorpamento e razionalizzazione degli uffici finalizzati alla presenza h24 sulle tratte di competenza.
Il SAP ha rigettato la proposta dichiarando la propria netta contrarietà, sia in ragione del cortocircuito logico attraverso cui si vorrebbe cancellare ben 3 uffici operativi di non secondaria importanza (il Ministero prima omette di inviare personale nelle sezioni e poi si dice “costretto” a chiuderle per carenza di operatori), sia per stigmatizzare la scellerata decisione di tagliare acriticamente delle articolazioni operative e non invece risolvere le sovrapposizioni e le duplicazioni con le altre Forze di Polizia, vera fonte di sprechi e di inefficienza.
La soppressione di uffici è invece un atto semplicistico che risponde alla sola logica del risparmio, che non produce efficienza, che si abbatte sugli operatori quali anelli deboli della catena e lascia irrisolti tutti i nodi del sistema. Anzi, andando a colpire uffici operativi non fa che abbassare il livello della sicurezza sul territorio. Peraltro queste presunte rimodulazioni rispondono alle logiche di un progetto di revisione della Specialità che mai il Dipartimento ha illustrato, e tantomeno condiviso, con i rappresentanti del personale.
Attesa la quantità e la qualità delle controdeduzioni la trattazione della questione è stata rinviata al nuovo anno.
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