CHIAMA "MERCENARI" I POLIZIOTTI INTERVENUTI IN PIAZZA INDIPENDENZA. IL SAP GLI CHIEDE 100.000 € PER I COLLEGHI OFFESI

CHIAMA “MERCENARI” I POLIZIOTTI INTERVENUTI IN PIAZZA INDIPENDENZA. IL SAP GLI CHIEDE 100.000 € PER I COLLEGHI OFFESI

Il “manuale del buonista” di Luigi Pignatelli sulla Polizia di Stato. Lo abbiamo diffidato e vi spieghiamo il perché Abbiamo letto il comunicato diffuso alla stampa locale e nazionale...

Il “manuale del buonista” di Luigi Pignatelli sulla Polizia di Stato. Lo abbiamo diffidato e vi spieghiamo il perché

Abbiamo letto il comunicato diffuso alla stampa locale e nazionale da parte di Luigi Pignatelli, nel quale “loda” le forze di Polizia, ammettendo di aver utilizzato talvolta termini forse poco appropriati. Lo stesso, nelle sue righe, fa un quadro sull’efficienza e la professionalità dei colleghi poliziotti di Taranto e provincia.

La natura della sua nota stampa non è da attribuire – come lo stesso scrive – “ai recenti avvenimenti di cyberbullismo che lo hanno visto protagonista”, bensì alla lettera raccomandata che il Sindacato Autonomo di Polizia, nella persona del Segretario Generale Gianni Tonelli, ha indirizzato allo stesso e in cui gli si chiedeva simbolicamente, a titolo risarcitorio, un euro per ogni poliziotto denigrato nel comunicato stampa a sua firma, in seguito agli sgomberi avvenuti a Roma in piazza Indipendenza (per un totale di 100.000 euro per 100.000 poliziotti).

Il Pignatelli in quell’occasione – non ci è dato sapere a quale titolo – diffondeva a mezzo stampa un comunicato nel quale accusava i colleghi di essere “mercenari che hanno compiuto tale gesto per portarsi la pagnotta a casa”. Come potrete leggere nella lettera che gli abbiamo indirizzato e che alleghiamo, abbiamo spiegato al signor Pignatelli che i colleghi hanno eseguito un ordine legittimo dettato dall’Autorità, in una situazione di illegalità.

«Troppo facile fare mezzi passi indietro – commenta Gianni Tonelli, Segretario Generale del Sap – ma i poliziotti sono brave persone che rischiano la vita in strada per fare del bene. Compreso quello del signor Pignatelli. La parola “mercenario” è stata utilizzata in maniera offensiva e poi limata nella nota successiva, addirittura attribuita a sé stesso. Ne prendiamo atto signor Pignatelli, e se lo scopo era quello di avere visibilità e fare marketing per la sua mercede, questa è stata la sua occasione».

NOTEIl Signor Pignatelli, sul suo sito, ha modificato il comunicato stampa diramato “in difesa” delle Forze dell’Ordine, scrivendo sulla propria pagina Facebook (post immediatamente rimosso ma vi alleghiamo screen), che il nostro comunicato stampa lo accusa di essere “un prostituto e heater delle forze dell’ordine”. Per trasparenza e correttezza d’informazione, alleghiamo la nostra lettera, i suoi comunicati e le varie schermate acquisite dove si notano palesemente le modifiche apportate. 

«Io sono mercenario quando recito dietro pagamento. – aggiunge Pignatelli – Io sono mercenario quando offro prestazioni sessuali in cambio di denaro. Io sono mercenario quando offro qualsivoglia servizio in cambio di denaro, compresa una critica.

Caro signor Pignatelli, lei si autodefinisce un “educatore” presso scuole di ogni ordine e grado. Non è questa la strada giusta. Non è questo il concetto di “educazione”. Non il suo. Non facendo la vittima. Abbia l’onestà intellettuale di assumersi le sue responsabilità e l’umiltà di chiedere scusa.

DIFFIDA LUIGI PIGNATELLI

QUI CI CHIAMA MERCENARI

COMUNICATO IN “DIFESA”

COMUNICATO MODIFICATO

 


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