Si è svolto oggi, venerdì 24 settembre, come richiesto dal SAP, l’incontro con il sig. Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini concernente la situazione epidemiologica e finalizzata a un confronto in seguito all’approvazione del Decreto Legge, dello scorso 16 settembre, che ha introdotto l’obbligatorietà della certificazione verde Covid-19 per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato.
Alla riunione erano presenti anche il Vice Capo Vicario, Prefetto Maria Luisa Pellizzari, il Vice Capo, Prefetto Vittorio Rizzi, il Vice Capo per il Coordinamento, Prefetto Maria Teresa Sempreviva, il Capo Segreteria del Dipartimento, Prefetto Sergio Bracco e il Direttore Centrale Sanità, Dr. Fabrizio Ciprani.
Nel corso dell’incontro è stata ribadita l’importanza della campagna vaccinale sia pur nel rispetto della scelta di coloro che hanno ritenuto di non aderire in funzione delle libertà garantite a ciascun individuo.
Il Decreto Legge, allo stato attuale, però non lascia grandi margini di discrezionalità. Tuttavia, era indispensabile rappresentare le ripercussioni che tale provvedimento potrebbe provocare nel nostro comparto. Ripercussioni che ricadranno non solo sui colleghi che non sono muniti di green pass, ma anche su coloro che ne sono in possesso. È indiscutibile, inoltre, il fatto che tali conseguenze si rifletteranno anche sulla sicurezza del Paese.
Sono numerosi i casi che si potranno verificare e, in via esemplificativa, alcuni di questi, li abbiamo prospettati al Signor Capo della Polizia. Si pensi, tra gli altri, al caso del collega non ammesso in servizio perché non munito di green pass e che sarà considerato assente ingiustificato: quale sarà la sua collocazione rispetto alle qualifiche di agente o ufficiale di polizia giudiziaria? Se dovesse essere chiamato a intervenire al di fuori del servizio, sarà comunque obbligato? Potrà recarsi in ufficio per completare gli atti? Durante un’aggregazione fuori sede come ci si dovrà comportare?
Tutte condizioni che meritano di essere valutate e approfondite anticipatamente per non farsi trovare impreparati. Chi non è munito di green pass non dovrà subire prevaricazioni. Allo stesso modo, eventuali effetti negativi non dovranno ricadere sul personale che invece ne è munito.
Per tutte queste ragioni, consapevoli che il Capo della Polizia non può che dare attuazione alle disposizioni di legge, abbiamo ritenuto imprescindibile chiedere un incontro con il Ministro dell’Interno nella sua qualità di decisore politico appartenente all’Esecutivo. Il Capo della Polizia ha rappresentato che, allo stato attuale, non pare possibile prevedere la somministrazione gratuita dei tamponi e che si è in attesa delle determinazioni della Funzione Pubblica in merito alla possibilità di fruizione del lavoro agile e alle modalità di verifica della certificazione verde Covid-19.
Il SAP ha rinnovato la richiesta di tamponi gratuiti e, soprattutto, la possibilità di poterli effettuare presso in nostri Uffici Sanitari anche per evitare eventuali lunghe attese (a volte anche di giorni) per effettuare i test presso le strutture attualmente preposte. Ciò si rende indispensabile onde evitare interruzioni e disfunzioni del servizio. Inoltre, risulta indispensabile un approfondimento riguardo ai soggetti che per legge sono esentati dalla somministrazione del vaccino in ragione di particolari patologie e delle modalità con cui gli stessi potranno ottenere la certificazione verde.
Il Capo della Polizia si è ulteriormente impegnato a riconvocare il tavolo di confronto appena saranno assunte ulteriori determinazioni e a inoltrare la richiesta al Ministro dell’Interno di un confronto sul piano politico.
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