Una delegazione del SAP, la settimana scorsa, si è recata in Sicilia per constatare e vedere direttamente le condizioni in cui prestano servizio i colleghi nei diversi Hotspot e Centri di Accoglienza. Abbiamo avuto modo di parlare personalmente con diversi colleghi che lavorano nelle varie strutture e abbiamo potuto verificare che le condizioni di servizio sono assolutamente precarie e particolarmente esposte ai rischi soprattutto sanitari.
Il vero grande problema è rappresentato dalla assurda promiscuità tra i colleghi ed i migranti: ma quel che reputiamo ancor più vergognoso è che quando parliamo di migranti non consideriamo solamente quelli in quarantena, ma anche quelli positivi al Covid19! Dove migranti in quarantena e poliziotti si trovano tutti negli stessi ambienti, tutti a pochi metri uno dall’altro, senza nessun tipo di barriera che li divida.
Risulta chiaro che l’esposizione a rischio da parte del personale di servizio è molto elevata, come pure è elevato il rischio di fughe, tant’è che oltre 100 migranti sono fuggiti nelle ultime settimane da tale centro, e siamo riusciti a farne rientrare pochissimi con l’attività di controllo del territorio.
Purtroppo responsabilità gravose, rischi per la propria salute, condizioni di lavoro indecorose, vengono gettate in capo ai colleghi senza che la politica e l’Esecutivo intervengono fattivamente.
Il servizio non è sicuro per l’incolumità di chi vi presta servizio e non è sicuro rispetto ad eventuali rischi di contagio.
Presa cognizione della situazione ci auspichiamo che il Ministro dell’Interno Lamorgese voglia assumersi le dovute determinazioni.
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