E FINTE LACRIME, VOGLIAMO FATTI
Tagli a sicurezza sono pesanti, mai eravamo scesi tutti in piazza
Roma, 19 lug. (Apcom) – “Oggi e' il giorno del ricordo e del dolore e tutte le nostre segreterie, provinciali e regionali, sono impegnate a commemorare Borsellino e la sua scorta di agenti”. Lo ricorda il Sindacato autonomo di Polizia, che afferma: “Dai nostri politici non vogliamo parole e finte lacrime. Ma fatti concreti”.
“Il Sap non dimentica il sacrificio di Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina e Claudio Traina – e' scritto in una nota -. Purtroppo, invece, la classe politica e gli ultimi governi, da Prodi a Berlusconi, continuano a dimenticare che ogni giorno migliaia di poliziotti e carabinieri rischiano la vita per fare il proprio dovere”.
“E se ne dimenticano – protesta il Sap – perche' considerano gli appartenenti alle forze dell'ordine come semplici pubblici impiegati, come 'fannulloni', tagliando indiscriminatamente le risorse per far camminare le nostre volanti e per permetterci di avere mezzi e tecnologie adeguati a contrastare una criminalita' sempre piu' agguerrita”.
Tagli alla sicurezza contro i quali il Sindacato autonomo di Polizia e' impegnato in questi giorni in una mobilitazione nazionale assieme a tutte le altre sigle sindacali delle forze dell'ordine e alle rappresentanze militari.
Ricordando “ragazzi e ragazze giovanissimi, pensiamo ad Emanuela Loi, che hanno perso la vita da eroi, perche' semplicemente credevano in quel che facevano, nei valori di giustizia e liberta' “, oggi nelle varie piazze ci saranno commemorazioni e cerimonie nelle quali “vedremo politici e autorita' partecipare, come avviene ormai da quindici anni. Magari versare lacrime di coccodrillo accanto ai parenti delle vittime. Dai nostri politici non vogliamo parole e finte lacrime. Ma fatti concreti. Anche per non offendere la memoria di chi ha dato la vita per lo Stato. Uno Stato – continua la sua denuncia il sindacato – che oggi affama i suoi figli, i suoi servitori, che li considera 'fannulloni', tanto da averli costretti, come mai era successo nella storia della Repubblica, a scendere tutti in piazza, senza distinzioni di appartenenza”.
“Meditino i politici – afferma ancora la segreteria generale del Sap – ed evitino di raccontare fesserie agli italiani perche' i tagli alla sicurezza ci sono stati e sono pesanti. Siano almeno coerenti con la loro coscienza, se ancora ne hanno una, nel ricordo perenne di chi ha perso la vita per contrastare la criminalita' . Il Sap non dimentica. E i politici, se conservano ancora un briciolo di umanita', dovrebbero fare la stessa cosa”.
Stg-Clu 191156 lug 08
BORSELLINO: SAP, CLASSE POLITICA DIMENTICA SACRIFICIO
(ANSA) – ROMA, 19 LUG – 'Il Sap non dimentica il sacrificio di Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina e Claudio Traina. Purtroppo, invece, la classe politica e gli ultimi Governi, da Prodi a Berlusconi, continuano a dimenticare che ogni giorno migliaia di poliziotti e carabinieri rischiano la vita per fare il proprio dovere'.
Lo afferma la segreteria generale del SIndacato autonomo di polizia (Sap).
'E se ne dimenticano – sostiene il Sap, impegnato in questi giorni, insieme agli altri sindacati del comparto, in una mobilitazione contro i tagli alla sicurezza – perche' considerano gli appartenenti alle forze dell'ordine come semplici pubblici impiegati, come 'fannulloni', tagliando indiscriminatamente le risorse per far camminare le nostre volanti e per permetterci di avere mezzi e tecnologie adeguati a contrastare una criminalita' sempre piu' agguerrita'.
'Oggi – prosegue il sindacato – nelle varie piazze vedremo politici e autorita' partecipare, come avviene ormai da quindici anni, a commemorazioni e cerimonie. Magari versare lacrime di coccodrillo accanto ai parenti delle vittime. Dai nostri politici non vogliamo parole e finte lacrime. Ma fatti concreti.
Uno Stato che oggi affama i suoi figli, i suoi servitori, che li considera 'fannulloni', tanto da averli costretti, come mai era successo nella storia della Repubblica, a scendere tutti in piazza, senza distinzioni di appartenenza'.
(ANSA) NE 19-LUG-08 15:37
Borsellino, il SAP non dimentica
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