Si è tenuta pochi giorni fa un’altra riunione sul vestiario. In primis è stata affrontata la questione del buono previsto per chi è esentato dall’uniforme, erogato con un sistema considerato da tutti non soddisfacente. Si lavora, dunque, per individuare modalità migliori, con preferenza per la monetizzazione. Soluzione, però, che potrebbe presentare il problema della tassazione che riduce sensibilmente la somma spettante. In alternativa ci si potrebbe orientare sull’erogazione di buoni spendibili liberamente in punti di acquisto individuati con regolari procedure di gara: un po’ come avviene con i ticket restaurant. La delegazione del Sap ha espresso stupore per il fatto che a fronte di numerose e reiterate disfunzioni (l’annualità in cui è stato negato il beneficio, importi diversi per le varie sedi, casi di disfunzione che non hanno permesso il ritiro dei capi, talune forniture di qualità molto bassa) il Dipartimento non abbia già predisposto una o più soluzioni studiandone la praticabilità. Rien a faire: per quest’anno si seguirà il vecchio metodo, in attesa di capire quali riforme si possono attuare. L’altro rilevante problema affrontato è quello della fondina per la divisa operativa che la stragrande maggioranza degli operatori ritiene debba essere del tipo “a rotazione”, capace così di evitare la dolorosa e dannosa scomodità patita quando si deve stare seduti all’interno dei mezzi. Questione che l’Amministrazione ha deciso debba essere invece a posizione fissa verticale. Il dibattito sulla scelta si è complicato in ordine a vari motivi: prima di tutto per via del bando già in itinere per 40 mila pezzi, poi per il ruolo del tutto insoddisfacente assegnato alla Commissione paritetica per la qualità e la funzionalità del vestiario, troppo spesso ignorata e convocata per rattoppare i ritardi e le disfunzioni, infine per alcune ombre sul corretto processo decisionale adottato. Su questo punto il SAP ha contestato la motivazione portata per la scelta della fontina fissa, legata alla maggior sicurezza e velocità di estrazione, mettendo in evidenza che la relazione tecnica illustrata in Commissione parlava di tali possibili pregiudizi solo in relazione al tipo di addestramento finora fornito: quindi, secondo noi, e soprattutto secondo logica, vanno fornite fondine rotanti garantendo l’adeguato addestramento, è semplice.
In conclusione, su sollecitazione dei rappresentanti del personale, si provvederà a far valutare dalla Direzione Centrale di Sanità l’impatto sulla salute dell’utilizzo di fondina rigida in servizio automontato e dalle scuole di Spinaceto e Pescara la sicurezza operativa di quella flottante, utilizzata previo giusto addestramento. Fortunatamente il bando per la fornitura potrà eventualmente assorbire il cambio di tipologia del prodotto da acquistare. Ora attendiamo, in tempi celeri, che le aperture fatte si traducano in fatti concreti.
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