BUONI PASTO ELETTRONICI, INCONVENIENTI NELLA MODALITÀ DI FRUIZIONE – ABBIAMO SCRITTO AL MINISTRO

BUONI PASTO ELETTRONICI, INCONVENIENTI NELLA MODALITÀ DI FRUIZIONE – ABBIAMO SCRITTO AL MINISTRO

Nella giornata odierna abbiamo scritto al Ministro dell’Interno rappresentando le anomalie riscontrate nelle modalità di fruizione dei buoni pasto. In diverse province (come, ad esempio, Roma e Ferrara), l’utilizzo...

Nella giornata odierna abbiamo scritto al Ministro dell’Interno rappresentando le anomalie riscontrate nelle modalità di fruizione dei buoni pasto. In diverse province (come, ad esempio, Roma e Ferrara), l’utilizzo del sistema delle card elettroniche (card REPAS e card EDENRED), nelle quali il valore economico equivalente di ogni singolo buono pasto viene direttamente caricato, si è rivelato problematico. Molti dei bar, ristoranti e supermercati convenzionati, infatti, non accettano i pagamenti con la discussa tessera a causa delle elevate commissioni.  Altra restrizione, poi, nel predetto utilizzo, è la previsione di una soglia oltre la quale i rimanenti esercizi commerciali non ammettono il pagamento totale attraverso tale modalità ma vengono, appunto, previsti dei limiti. Abbiamo, inoltre, evidenziato che questi inconvenienti non si verificano, invece, con l’altra card, DAY TRONIC, in uso ai colleghi, sostitutiva dei ticket relativi ai generi di conforto, in quanto la stessa viene, invece, accettata dovunque. Con quest’ultimo rilievo, abbiamo inoltre illustrato l’assurdità dell’utilizzo di due card elettroniche fornite da ditte diverse nell’ambito della stessa materia quale il ristoro dei colleghi (vuoi sotto forma di buoni pasto, vuoi sotto forma di generi di conforto) impossibilitati, durante lo svolgimento del servizio, alla fruizione del vitto. E’, infatti, curioso, oltre che antieconomico, che l’Amministrazione effettui appalti con due ditte per ottenere la stessa finalità. Si tratta, dunque, dell’ennesima problematica concernente la regolare e corretta erogazione dei buoni pasto elettronici. Pertanto, abbiamo chiesto al Ministro di farsi carico nell’immediato della questione segnalata, e considerata la periodicità delle segnalazioni in merito abbiamo rappresentato nuovamente l’opportunità di disporre la diretta contabilizzazione e liquidazione in busta paga delle somme deputate ai buoni pasto. Come abbiamo affermato più volte, tale soluzione, senza comportare un aumento di spesa per il pubblico erario, consentirebbe di risolvere le problematiche segnalate in modo definitivo assicurando un’erogazione regolare dei ticket nel rispetto dei principi di economicità, efficienza ed efficacia.

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