19 Luglio 2010
BORSELLINO: SAP, RICORDO MIGLIORE E' RICONOSCIMENTO CONCRETO
(ANSA) – Il 'miglior modo per ricordare il sacrificio del giudice Borsellino e degli agenti della sua scorta e' di riconoscere, attraverso scelte politiche concrete, la professionalita' e i sacrifici' fatti ogni giorno delle forze di polizia. E' quanto afferma il segretario del Sap Nicola Tanzi sottolineando pero' che, 'purtroppo, la classe politica sembra invece piu' propensa a prendersi meriti non propri'.
Anche quest'anno il Sap commemora l'anniversario della morte del giudice e degli agenti della scorta, tra cui c'era Emanuela Loi, la prima donna poliziotto entrata a far parte di una squadra di operatori addetti alla protezione di obiettivi ad alto rischio. 'Oltre a lei – ricorda Tanzi – persero la vita Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. A questi ragazzi e al giudice Borsellino va il nostro pensiero e la nostra eterna riconoscenza. Oggi come allora tantissimi poliziotti continuano a rischiare la vita: il dovere di chi ha responsabilita' di Governo – conclude Tanzi – non e' solo quello di ricordare e commemorare ma soprattutto di non offendere la dignita' delle forze dell'ordine con scelte politiche, come quelle adottate con la manovra che il Parlamento si accinge ad approvare, che penalizzano la nostra professione'. (ANSA) GUI 18-LUG-10 13:39
(ANSA) – Il 'miglior modo per ricordare il sacrificio del giudice Borsellino e degli agenti della sua scorta e' di riconoscere, attraverso scelte politiche concrete, la professionalita' e i sacrifici' fatti ogni giorno delle forze di polizia. E' quanto afferma il segretario del Sap Nicola Tanzi sottolineando pero' che, 'purtroppo, la classe politica sembra invece piu' propensa a prendersi meriti non propri'.
Anche quest'anno il Sap commemora l'anniversario della morte del giudice e degli agenti della scorta, tra cui c'era Emanuela Loi, la prima donna poliziotto entrata a far parte di una squadra di operatori addetti alla protezione di obiettivi ad alto rischio. 'Oltre a lei – ricorda Tanzi – persero la vita Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. A questi ragazzi e al giudice Borsellino va il nostro pensiero e la nostra eterna riconoscenza. Oggi come allora tantissimi poliziotti continuano a rischiare la vita: il dovere di chi ha responsabilita' di Governo – conclude Tanzi – non e' solo quello di ricordare e commemorare ma soprattutto di non offendere la dignita' delle forze dell'ordine con scelte politiche, come quelle adottate con la manovra che il Parlamento si accinge ad approvare, che penalizzano la nostra professione'. (ANSA) GUI 18-LUG-10 13:39
Letta 743 volte
CATEGORIE
NEWS