(ANSA) – ROMA, 19 MAG – Arresto obbligatorio con obbligo della custodia cautelare in carcere per coloro che, nel corso di manifestazioni, si rendano protagonisti di scontri provocando feriti tra le forze di polizia. E' quanto chiede il Sindacato autonomo di polizia (Sap) dopo gli incidenti che si sono verificati a Torino in occasione del G8 dell'Universita'.
'Eravamo stati facili profeti nel prevedere quel che sarebbe successo oggi – afferma il segretario generale Nicola Tanzi – e ora facciamo fatica a spiegare ai colleghi feriti che devono continuare a tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica senza essere garantiti da norme adeguate e, soprattutto, con un riconoscimento economico legato alla specificita' della professione di appena 2 euro al mese'. Perche' questo, prosegue, 'e' infatti il risultato delle risorse fino ad oggi stanziate dal governo, senza contare il mancato pagamento degli straordinari e di altre indennita' legate ai servizi di ordine pubblico'.
'La solidarieta' dei politici e di chi ha responsabilita' di governo non ci basta – conclude Tanzi – e per questo, oltre alla richiesta di norme piu' severe, torniamo con forza a chiedere all'esecutivo Berlusconi uno stanziamento di risorse congruo, gia' quantificato dal nostro sindacato in non meno di 200 milioni, che tenga conto dei rischi e del tipo di professione che gli operatori di polizia svolgono'.
(ANSA) GUI 19-MAG-09 16:18
SAP CHIEDE ARRESTO MANIFESTANTI VIOLENTI
(AGI) – Roma, 19 mag. – “E' arrivato il momento che il Parlamento legiferi norme serie che prevedano, in caso di reazione violenta dei manifestanti e di lesioni agli appartenenti alle forze di polizia, l'arresto obbligatorio con l'obbligo della custodia cautelare in carcere”. A chiederlo e' Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia, commentando gli scontri in occasione del G8 Universita' e i numerosi agenti feriti.
“Eravamo stati facili profeti – spiega Tanzi – nel prevedere quel che sarebbe successo oggi. La nostra organizzazione sindacale ha difficolta' a spiegare ai colleghi feriti che devono tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica senza essere garantiti da norme adeguate e con un riconoscimento economico legato alla specificita' della professione di appena 2 euro al mese: questo, infatti, e' il risultato delle risorse fino ad oggi stanziate dal governo, senza contare il mancato pagamento degli straordinari e di altre indennita' legate ai servizi di ordine pubblico”.
“La solidarieta' dei politici e di chi ha responsabilita' di governo non ci basta – dice ancora il segretario generale del Sap – e per questo, oltre alla richiesta di norme piu' severe, torniamo con forza a chiedere all'esecutivo un appostamento di risorse congruo, gia' quantificato dal nostro sindacato in non meno di 200 milioni di euro, che tenga conto dei rischi e del tipo di professione che gli operatori di polizia svolgono”.
(AGI) Bas 191816 MAG 09
GUERRIGLIA A TORINO,SCONTRI CON STUDENTI
24 FERITI E DUE ARRESTATI
MARONI, ATTACCO PREMEDITATO VIOLENTI
(ANSA) – TORINO, 19 MAG – Scoppi, lacrimogeni, vetrine infrante e auto danneggiate. Guerriglia urbana, oggi a Torino, tra le forze dell'ordine e i circa 4 mila manifestanti che protestavano contro il G8 delle universita'. Il bilancio finale degli scontri e' di due arrestati e una denuncia, mentre tra poliziotti e carabinieri si sono registrati 24 feriti. Un 'attacco premeditato di violenti', per dirla con le parole del ministro dell'Interno Roberto Maroni, mentre scoppiano le polemiche politiche.
La situazione e' degenerata alla fine del corteo, che era partito intorno alle ore 11 da Palazzo Nuovo, accompagnato dai timori di scontri della vigilia. Paure fondate, perche' dopo alcuni chilometri di marcia in una calma apparente – interrotta soltanto da qualche fumogeno e dal lancio di uova contro una filiale dell'Unicredit – sono saltati fuori bastoni, pietre e persino estintori.
Erano il segnale che poteva iniziare la guerra. 'Noi il G8 non lo vogliamo, noi il G8 lo blocchiamo', hanno gridato i manifestanti che, nascosti dietro a caschi, sciarpe e foulard, si sono avvicinati minacciosi alle forze dell'ordine schierate a protezione del castello del Valentino sede del summit internazionale.
Gli scontri esplodono che sono passate da poco le 13.20. Le forze dell'ordine reagisco alla sassaiola dei manifestanti, che scaricano addosso alla polizia anche il getto di un estintore.
Da terra e dai tetti delle case circostanti partono i lacrimogeni, che oscurano il sole e il cielo azzurro dietro a una spessa nube puzzolente.
Pochi istanti di terrore, che sono pero' sembrati interminabili ai residenti della zona, barricati nelle loro case insieme ai figli appena tornati da scuola. Gli occhi si arrossano, le gole bruciano e il cuore batte forte per la paura.
I manifestanti vogliono raggiungere il Castello del Valentino e, dopo essere stati respinti una prima volta in corso Marconi, provano ad aggirare le forze dell'ordine passando dalle vie limitrofe. Anche li', pero', trovano ad aspettarli polizia e carabinieri, che sono costretti ad effettuare nuove cariche di alleggerimento.
Dopo una ventina di minuti, il popolo anti G8 molla la presa e fa ritorno verso Palazzo Nuovo, lasciando per terra i resti della battaglia: le forze dell'ordine contano i feriti e intanto sequestrano bastoni, mazze, grossi sassi, due piccozze e persino un ordigno rudimentale. Dappertutto ci sono auto danneggiate, vetrine infrante, e i pezzi di quello che resta delle telecamere di sicurezza presenti nella zona.
'Le forze dell'ordine hanno permesso, a chi voleva farlo, di manifestare, reagendo soltanto quando si e' sconfinato nell'illegalita'', ha sottolineato il prefetto di Torino, Paolo Padoin. A lui, e ai vertici delle forze dell'ordine, e' andato il plauso del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, che si e' riservato di ricorrere contro i responsabili dei danneggiamenti.
Solidarieta' alle forze dell'ordine e' arrivata anche dai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, mentre i partiti si interrogano sul significato politico degli scontri.
'Un gruppo di violenti ha attaccato le forze di Polizia con premeditazione: non sono studenti o giovani in cerca di giustizia, sono violenti', e' l'opinione del ministro Maroni, mentre il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, definisce gli scontri di Torino 'il segno che nella societa' italiana esiste ancora il brodo della cultura terroristica costituito da diverse realta' della sinistra radicale'.
Condanna alla violenza arriva anche dal segretario del Pd, Dario Franceschini: 'Mi pare chiaro – dice – che a Torino c'erano gruppi di persone venute apposta per provocare. La violenza – aggiunge – va sempre condannata senza esitazioni'.
(ANSA) GTT 19-MAG-09 20:46
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