La mensa continuera’ a costare 3,10 euro.
Il SAP 2.0 non poteva sottacere a questa che sin da subito ci e’ sembrata una spregiudicata iniziativa a discapito dei colleghi. L’opposizione formale al Decreto Interministeriale e’ stata immediata, solitaria, ferma e unica.
La motivazione di dover adempiere ad un obbligo di legge che prevede l’adeguamento del prezzo della mensa al costo dei pasti e’ inaccettabile, soprattutto alla luce del fatto che numerose sono le normative disattese dal Dipartimento della P.S. che dovrebbero, invece, tutelare i diritti dei colleghi. Si pensi alla sicurezza sui luoghi di lavoro, a politiche della casa mai applicate, a quelle sulla mobilita’ del personale ecc…
Invece di eliminare colossali sprechi che vedono l’Amministrazione riconoscere esorbitanti oneri per affitti, manutenzioni e ristrutturazioni, nonche’ prezzi evidentemente fuori mercato per divise, accessori, e attrezzature varie, si e’ pensato che con l’aumento del 45% del costo della mensa si sarebbe potuto ottenere un maggiore introito nelle casse del Dipartimento per circa 2 milioni di euro.
Una manovra vergognosa con la quale si sarebbero messe materialmente le mani nelle tasche dei colleghi.
Il SAP 2.0 – che ha condotto in solitaria la battaglia! – tutto questo non lo puo’ accettare, pertanto non solo e’ intervenuto con forza nei confronti del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ma e’ riuscito anche a far si’ che la questione venisse affrontata nelle aule parlamentari attraverso un interrogazione al Ministro dell’Interno da parte del on. Palmizio.
Sempre dalla parte dei colleghi!
La posizione del SAP
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La posizione del SAP – seguito
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