ATTIVAZIONE DELLE COMMISSIONI MEDICHE DELL’AMMINISTRAZIONE DELLA PUBBLICA SICUREZZA NAPOLI E FIRENZE

ATTIVAZIONE DELLE COMMISSIONI MEDICHE DELL’AMMINISTRAZIONE DELLA PUBBLICA SICUREZZA NAPOLI E FIRENZE

Si è svolto questa mattina presso la sala “Europa” del Ministero dell’Interno l’esame congiunto relativo allo schema di Decreto del Capo della Polizia recante disposizioni concernenti l’attivazione delle Commissioni...

Si è svolto questa mattina presso la sala “Europa” del Ministero dell’Interno l’esame congiunto relativo allo schema di Decreto del Capo della Polizia recante disposizioni concernenti l’attivazione delle Commissioni Mediche dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza nelle città di Napoli e Firenze.

Per l’Amministrazione erano presenti il dott. Casamassima dell’Ufficio per l’Amministrazione Generale del Dipartimento della P.S., il dott. Caliendo della DAGEP, la dott.ssa Moschella della Direzione Centrale di Sanità, il dott. Vinciforo del Servizio Tecnico Logistico, il dott. Giunta della Direzione Centrale per i servizi di Ragioneria e la dott.ssa De Bartolomeis Direttore dell’Ufficio Relazione Sindacali.

A seguito della soppressione delle CMO di Napoli e Firenze, le cui funzioni sono inizialmente transitate alle CMO di Roma e La Spezia, già sovraccaricate e in affanno a causa dall’ingente quantità di pratiche da trattare derivanti dai territori di competenza, si è reso necessario per il Dipartimento della P.S. individuare soluzioni alternative.

Pertanto, il Dipartimento ha deciso di far partire l’iter che consentirà di avviare le Commissioni Mediche Ospedaliere, finalmente autonome rispetto al Ministero della Difesa, partendo dalle città di Napoli e Firenze.

Chiaramente il progetto, da tempo sostenuto dal SAP, in linea generale, trova piena condivisione e apprezzamento.

Tuttavia, sono state poste alcune considerazioni di merito.

In primo luogo abbiamo evidenziato l’esigenza di incrementare gli organici dei medici e degli infermieri delle istituende commissioni.

Secondariamente è stata rappresentata l’esigenza di smaltire celermente le pratiche in arretrato giacenti presso le CMO di Roma e La Spezia.

Infatti, in base all’originaria previsione dell’articolo 4 dello schema di decreto, le disposizioni transitorie, stabilivano che “I procedimenti relativi alle istanze di cui all’art. 3, comma 1, in corso alla data di entrata in vigore ivi indicata, sono definiti dalle Commissioni mediche ospedaliere che ne hanno avviato l’esame…”.

Tale assunto avrebbe determinato, quasi certamente la stagnazione delle pratiche in giacenza, e quindi il probabile scavalcamento delle istanze presentate successivamente all’attivazione delle Commissioni Mediche dell’Amministrazione della PS.

Per tale ragione è stata chiesta la modifica del predetto articolo 4 nel seguente modo: “I procedimenti relativi alle istanze di cui all’art. 3, comma 1, in corso alla data di entrata in vigore ivi indicata per i quali sono già stati recapitati gli inviti agli interessati verranno trattati e definiti dalle CMO che le hanno introitate. Le restanti verranno trasmesse e gestite dalle costituende Commissioni della PS.” In ragione di ciò andranno adeguatamente potenziate le strutture fino all’azzeramento dell’arretrato.

Infine, per quanto riguarda Firenze, il SAP si è dichiarato contrario all’utilizzo di circa 7 locali che, da convenzione, dovrebbero ospitare gli uffici della commissione attualmente adibiti ad alloggi collettivi per il personale presso la caserma “Dionisio”.

L’amministrazione ha dato assicurazioni che la previsione è quella di occupare solo tre delle stanze inizialmente previste e che al personale interessato verrà garantito un alloggio alternativo.

In conclusione, il SAP, ha chiesto la possibilità di valutare la costituzione delle Commissioni Mediche della PS anche in altre province, specie dove gli organici e la logistica lo consentono. In particolare, ha sostenuto l’opportunità di attivare immediatamente la commissione medica a Palermo in quanto esistono già tutte le condizioni per svincolare la Sicilia occidentale dalla CMO di Messina. Sono già disponibili i locali e vi è un numero adeguato di medici e infermieri.

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