ASSISTENZA FIGLI IN QUARANTENA, TRATTAMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO: EVITARE SPEREQUAZIONI PER I POLIZIOTTI. NOTA AL CAPO DELLA POLIZIA

ASSISTENZA FIGLI IN QUARANTENA, TRATTAMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO: EVITARE SPEREQUAZIONI PER I POLIZIOTTI. NOTA AL CAPO DELLA POLIZIA

Abbiamo sottoposto all’attenzione del Capo della Polizia, con la nota allegata, la questione dell’articolo 5 del decreto legge n. 111 del 2020 che ha introdotto specifici istituti a favore...

Abbiamo sottoposto all’attenzione del Capo della Polizia, con la nota allegata, la questione dell’articolo 5 del decreto legge n. 111 del 2020 che ha introdotto specifici istituti a favore dei lavoratori dipendenti per il periodo di durata della quarantena del figlio convivente, minore di anni quattordici. Il dipendente per tutto o parte del periodo di quarantena del figlio può svolgere la propria prestazione lavorativa in modalità agile e solo laddove il lavoro agile non fosse possibile può astenersi dal lavoro. Per i suddetti periodi di congedo viene riconosciuta, in luogo della retribuzione, un’indennità pari al 50 per cento della retribuzione stessa. Tali misure rischiano di creare delle sperequazioni nel trattamento, anche economico, a danno dei poliziotti, proprio in virtù della specificità del servizio che non sempre permette di accedere a forme di lavoro agile. Per le ragioni abbiamo chiesto al Capo della Polizia di intraprendere le iniziative propedeutiche ad assicurare agli operatori di polizia che si assentano dal lavoro per la necessità di accudire i figli minori infraquattordicenni posti in quarantena il medesimo trattamento giuridico ed economico previsto per le assenze connesse al Covid-19. Per approfondimenti si rimanda alla nota allegata.

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