13 Settembre 2010
Esattamente otto anni fa ci lasciava Arnaldo La Barbera. A Roma si e' svolta anche una commemorazione religiosa alla quale ha preso parte il Capo della Polizia, Antonio Manganelli. Sessant'anni, pugliese d'origine ma con la Sicilia nel cuore, La Barbera aveva un carattere severo e per certi verso burbero, pero' era un grande, grandissimo Poliziotto. I nove anni trascorsi a Palermo, in prima fila contro cosa nostra, hanno esaltato le sue capacita' e la sua professionalita'. Arrivo' nel capoluogo siciliano in un caldo agosto 1988 per guidare la Squadra Mobile, scossa dagli omicidi di Ninni Cassara' e Beppe Montana. Capo della Mobile, quindi “guida” del gruppo creato da Falcone e Borsellino per indagare sulle stragi del 1993 e infine Questore di Palermo. In Sicilia dette il meglio di se' e si lego' a Gianni De Gennaro, con cui instauro' un feeling professionale e personale significativo. Direttore Centrale della Polizia Criminale, Questore di Napoli e di Roma, poi Direttore dell'Ucigos. Una carriera importante che nessuna ombra puo' mettere in discussione, come pure si e' tentato di fare all' indomani del G8 di Genova. Arnaldo La Barbera era un Poliziotto di razza e noi vogliamo sempre ricordarlo perche' Poliziotti cosi', al giorno d'oggi, non se ne trovano quasi piu'…
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