Giovedì 23 febbraio è stato approvato in via definitiva alla Camera dei Deputati il Decreto “mille proroghe” e pertanto è divenuta definitiva la norma relativa alla semplificazione delle procedure concorsuali e dello scorrimento di alcune graduatorie.
Una norma necessaria per ridurre la durata dei concorsi che al momento si aggira attorno a 30 mesi. Un tempo enorme che non consente di garantire una piena funzionalità dell’apparato, ma soprattutto di soddisfare le legittime aspirazioni di carriera del personale.
Le lungaggini concorsuali non solo arrecano danni direttamente ai candidati, i quali accedono tardivamente alla nuova qualifica ai conseguenti benefici economici e al percorso previsto dal nuovo ruolo, ma bloccano anche i successivi bandi per l’accesso alla medesima qualifica che non possono essere pubblicati sino a quando non si è concluso il concorso precedente.
Una riforma di cui avevamo veramente bisogno, una battaglia che abbiamo iniziato in solitaria trovando poi la condivisione di altre OO.SS., dell’Amministrazione e della politica.
Nel Decreto è previsti anche lo scorrimento di alcune graduatorie:
- Concorso da 436 Vice Commissari
- Concorso da 1000 Sostituti Commissari
- Concorso da 1141 Vice Ispettori.
Inoltre, saranno banditi due concorsi da Ispettore SUPS da 1800 e 2400 posti rispettivamente nel 2026 e nel 2028.
Gli scorrimenti, oltre ad interessare direttamente i colleghi che hanno partecipato ai predetti concorsi, provocheranno un effetto a catena, in gergo definito “effetto camino”, in quanto i promossi libereranno ulteriori posti che potranno essere messi nuovamente a concorso con un effetto trascinamento verso l’alto per tutti.
Un obbiettivo che il SAP ha fortemente voluto e che è stato possibile raggiungere grazie anche alla determinazione del Capo della Polizia, che ha condiviso la necessità di questa riforma, e alla pervicacia del Sottosegretario all’Interno on. Nicola Molteni che non ha mai fatto mancare il suo fondamentale supporto.
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