SERVE DASPO A VIOLENTI E FERMO DIFFERITO
(ANSA) – ROMA, 5 OTT – “Oggi abbiamo assistito a manifestazioni legittime di studenti che sono sfociate in qualche caso in scontri violenti con le forze di polizia, determinando feriti tra i colleghi, anche a causa dei ‘soliti noti’ – antagonisti, anarco-insurrezionalisti, centri sociali, No Tav – che sistematicamente utilizzano le proteste pacifiche per creare disordini”. E’ quanto afferma il segretario del Sap Nicola Tanzi lanciando la campagna ‘Chi difende i difensori?’ con la quale il sindacato di polizia torna a chiedere garanzie funzionali per gli appartenenti alle forze dell’ordine.
“In queste situazioni – prosegue Tanzi – l’operatore di polizia che e’ chiamato a difendere i cittadini e a garantire il loro diritto al dissenso, si trova in difficolta’. Dunque serve una modifica del codice di procedura penale che preveda in primo luogo la non obbligatorieta’ dell’iscrizione nel registro degli indagati degli operatori di polizia”.
Ed inoltre, “quando si verificano danni, gli appartenenti alle forze di polizia devono essere chiamati a rispondere soltanto nei casi di dolo e non per colpa grave”. Infine, conclude il Sap, “e’ necessario impedire che coloro che si sono resi protagonisti di violenze in passato partecipino alle manifestazioni: serve una sorta di Daspo preventivo per questi soggetti, sulla scorta di quel che avviene per le competizioni sportive, e il fermo differito, per assicurare alla giustizia gli autori di violenze e devastazioni”.
(ANSA) COM-GUI 05-OTT-12 17:35
SCONTRI: SAP CHIEDE ‘GARANZIE FUNZIONALI’
(AGENPARL) – Roma, 05 ott – “Oggi abbiamo assistito a manifestazioni legittime di studenti che sono sfociate in qualche caso in scontri violenti con le forze di polizia, determinando feriti tra i colleghi, anche a causa dei “soliti noti” – antagonisti, anarco-insurrezionalis ti, centri sociali, No Tav – che sistematicamente utilizzano le proteste pacifiche per creare disordini”.
E’ quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap, commentando gli scontri tra studenti e forze dell’ordine avvenuti oggi in varie citta’ italiane.
“Proprio in queste situazioni – dice Tanzi – l’operatore di polizia che e’ chiamato a difendere i cittadini e a garantire il loro diritto al dissenso, si trova in difficolta’. Non a caso in questi giorni stiamo lanciando la campagna “Chi difende i difensori?” che pone il tema sulle garanzie funzionali dei professionisti della sicurezza, spesso accusati ingiustamente di violenze da parte di chi e’ protagonista davvero di violenze, devastazioni e saccheggi”.
“Serve una modifica del codice di procedura penale – afferma il segretario generale del Sap – che preveda in primo luogo la non obbligatorieta’ dell’iscrizione nel registro degli indagati degli operatori di polizia la quale produce gravi danni in termini disciplinari e di carriera, anche se il procedimento si conclude positivamente. Da questo punto di vista, la competenza a valutare le azioni e i comportamenti delle forze dell’ordin e deve essere attribuita al Procuratore Generale e non al Pubblico Ministero. Ancora – aggiunge il sindacalista -, quando si verificano danni, gli appartenenti devono essere chiamati a rispondere soltanto nei casi di dolo e non per colpa grave. Infine, ma non meno importante, e’ necessario impedire che coloro che si sono resi protagonisti di violenze in passato partecipino alle manifestazioni.
Serve una sorta di Daspo preventivo per questi soggetti, sulla scorta di quel che avviene per le competizioni sportive. Inoltre, e’ di fondamentale importanza lo strumento del fermo differito, per assicurare alla giustizia gli autori di violenze e devastazioni”.
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