MANIFESTAZIONE SAP A TARANTO: HOTSPOT - CHI DIFENDE I DIFENSORI?

MANIFESTAZIONE SAP A TARANTO: HOTSPOT – CHI DIFENDE I DIFENSORI?

Il SAP di Taranto ha organizzato una manifestazione di protesta per la chiusura del HOTSPOT fuori norma, che mette a rischio non solo i colleghi costretti ad operare in...

Il SAP di Taranto ha organizzato una manifestazione di protesta per la chiusura del HOTSPOT fuori norma, che mette a rischio non solo i colleghi costretti ad operare in condizioni al limite, ma anche gli stessi ospiti.
Dice Pasquale Magazzino, Segretario Provinciale di Taranto: “Assistiamo oramai da anni al fallimento della politica migratoria e ad un sistema di accoglienza colabrodo. L’HOTSPOT di Taranto ne è l’esempio lampante. La struttura viene utilizzata difformemente dagli altri centri adibiti a “punti di crisi”, senza che sia mai stata fatta chiarezza circa la ratio di questa scelta. L’Hotspot tarantino dovrebbe essere un centro di temporanea accoglienza perché la struttura non è dotata di tutti i servizi e non è idonea per sostenere una permanenza così lunga di un numero significativo di persone. Le condizioni in cui operano i colleghi, soprattutto in estate, sono incompatibili con qualsiasi elementare forma di protezione e benessere del personale. Dal punto di vista igienico/sanitario la situazione è ad alto rischio di infezioni: caldo estremo, topi, vermi e liquami costituiscono grave pericolo per la salute e la sicurezza del personale di servizio e per gli stessi ospiti. Chiediamo pertanto l’immediata chiusura del Hotspot fino al suo completo adeguamento alle più elementari norme di sicurezza ed igienico/sanitarie”.
La manifestazione organizzata dal SAP di Taranto e con la presenza di un Dirigente Nazionale, Francesco Pulli, è partita dalla Prefettura per poi spostarsi al Hotspot di cui si chiede la chiusura immediata fino a quando non sarà messo a sistema e non gli sarà assegnata una funzione specifica. Dice Magazzino: “L’Hotspot nasce come luogo di permanenza fino a 72 ore, ma si trasforma invece in un centro di permanenza continuativa senza che ci siano servizi idonei per gestire una massa di gente superiore a quella prevista per l’accoglienza. L’Hotspot sia dal punto di vista igienico sanitario che dal punto di vista della sicurezza non è assolutamente idoneo a svolgere attualmente nessun compito né come Hotspot né come altro. I nostri colleghi sono costretti ad un impiego giornaliero che li porta a permanere lungo il perimetro con delle postazioni fisse al sole con 40 gradi per sei, sette o otto ore”.

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Migranti:MOLTENI,presto a hotspot Taranto,vicini a Forze Ordine
(ANSA) – ROMA, 26 LUG – “L’emergenza migranti che sta
investendo le nostre coste non riguarda solo Lampedusa: presto
saro’ all’hotspot di Taranto per incontrare le Forze dell’Ordine
che, anche li’, stanno lavorando in condizioni inaccettabili, al
limite della sostenibilita’”. Lo annuncia il deputato della Lega
e Sottosegretario all’Interno Nicola MOLTENI. “Sulle politiche
per l’immigrazione serve un intervento immediato e strutturato
per difendere i confini, bloccare gli sbarchi e fermare i
trafficanti di esseri umani. In assenza di una risposta seria
dall’Europa, l’unica soluzione e’ una reazione a livello
nazionale con il ritorno ai decreti sicurezza. L’aumento delle
partenze, degli sbarchi e delle morti nel Mediterraneo impone di
fare presto. Difendere i confini nazionali significa anche
difendere quelli europei”, conclude. (ANSA).
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26-LUG-22 14:55 NNNN

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