AGGRESSIONI ALLE FORZE DELL’ORDINE, INIZIATIVE A TUTELA DEGLI UOMINI IN DIVISA: RISPOSTA DEL SIULP ALLA NOSTRA LETTERA

AGGRESSIONI ALLE FORZE DELL’ORDINE, INIZIATIVE A TUTELA DEGLI UOMINI IN DIVISA: RISPOSTA DEL SIULP ALLA NOSTRA LETTERA

È pervenuta in giornata la risposta del Segretario Generale del Siulp alla nostra lettera nella quale era contenuto l’invito a intraprendere un percorso comune con l’obiettivo di garantire tutele...

È pervenuta in giornata la risposta del Segretario Generale del Siulp alla nostra lettera nella quale era contenuto l’invito a intraprendere un percorso comune con l’obiettivo di garantire tutele e dignità al personale in divisa. L’adesione del Siulp a questo percorso nasce tra le altre cose, come esplicitato nella missiva, dalla consapevolezza dell’inerzia che caratterizza il potere politico; inerzia che ha portato, come risultato più evidente, che questioni fondamentali come quelle delle garanzie funzionali ma anche delle tutele legali e sanitarie rimanessero pressoché ancora irrisolte. Per una maggiore completezza, riportiamo il testo completo della risposta del Siulp e riproponiamo la nostra lettera; in fondo sono disponibili i relativi pulsanti per scaricarle.

LA RISPOSTA DEL SIULP

Oggetto: Aggressioni Forze dell’Ordine – iniziative a tutela degli uomini in divisa 

Carissimo Stefano, 

ho letto, ed apprezzato, il tono equilibrato con il quale proponi di intraprendere un percorso condiviso che possa sostenere ogni utile iniziativa finalizzata ad offrire ai nostri colleghi, e più in generale agli operatori del Comparto Sicurezza e Difesa, tutele e dignità rispetto alle quali il Legislatore non ha, sino ad oggi, dimostrato alcun significativo interesse. Ed il Tuo intendimento di sottoscrivere la raccolta firme promossa dal Siulp a sostegno di una legge di iniziativa popolare per inasprire le pene per quanti usano violenza nei confronti degli operatori della Polizia di Stato e degli addetti alle c.d. helping professions non può che essere letta, ed interpretata, come una genuina volontà di superare le differenti sensibilità per mettere a fattor comune i supremi interessi della categoria.

Ritengo che il Tuo garbato invito meriti di essere accolto, e per questo Ti confermo sin da ora la mia piena disponibilità a definire una piattaforma comune di rivendicazioni che, partendo dalle varie proposte di legge già depositate, ivi compresa quella che vede come primo firmatario l’On Tonelli, offra l’occasione per introdurre nel dibattito parlamentare, oltre al tema delle garanzie funzionali, che sono innegabilmente di assoluta rilevanza, anche una ulteriore serie di riflessioni su questioni tuttora irrisolte quali quella della tutela legale e della tutela sanitaria. 

Ricorderai che, esattamente un anno fa, davanti al Presidente del Consiglio, avevamo avuto modo di rappresentare, in termini sostanzialmente sovrapponibili, la preoccupazione e le inquietudini con cui si dovevano confrontare le Donne e gli Uomini della Polizia di Stato per le conseguenze derivanti da ambiguità lessicali contenute nelle norme ordinamentali, utilizzate da grigi burocrati per negare, ovvero per ridimensionare con tagli draconiani, il rimborso delle spese legali anche nel caso di assoluzioni. Incertezze ed approdi interpretativi inaccettabili che, a ben vedere, sono sovente il diretto precipitato di procedimenti penali avviati proprio in ragione della mancanza delle garanzie funzionali di cui siamo ad interessarci. E di come, nondimeno, avevamo anche denunciato il vuoto normativo in materia di tutela sanitaria, per effetto del quale i Poliziotti si vedono costretti non solo a subire forme di efferata e gratuita violenza, ma pure a sostenere le conseguenti spese per le cure riabilitative. 

Né il nostro accorato appello al Presidente del Consiglio, né gli emendamenti proposti in sede legislativa da alcuni parlamentari hanno sortito alcun esito. Non credo ci si possa rassegnare di fronte a questa arrogante indifferenza, se non altro per le destabilizzanti esposizioni economiche che ricadono su migliaia di Colleghi. 

Ecco allora che, attesa l’assoluta inerzia tanto del decisore politico quanto degli organi legislativi, l’ipotesi di collaborare per elaborare una strategia comune è, a mio sommesso avviso, non già un’opzione tra le varie, ma una precisa responsabilità alla quale non ho alcuna intenzione di sottrarmi. 

Con profonda stima. 

Il Segretario Generale 

Felice Romano 

LA LETTERA INVIATA DAL SAP

OGGETTO: aggressioni forze dell’ordine – iniziative a tutela degli uomini in divisa

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Gentile Segretario Generale,

ho potuto constatare che la tua organizzazione sindacale dal giorno 14 ottobre u.s. sta promuovendo una raccolta di firme per presentare una legge di iniziativa popolare che si prefigge lo scopo di modificare le sanzioni per chi aggredisce o commette violenza su personale appartenente alle forze dell’ordine e del soccorso pubblico, incaricato di pubblico servizio di pubblica utilità.

Come ben sai, proprio il giorno 14 ottobre, il SAP insieme ad altre sigle sindacali di tutto il Comparto Sicurezza ha manifestato in piazza del Popolo a Roma per dire “BASTA AGGRESSIONI AGLI UOMINI IN DIVISA”.

Sebbene abbiate scelto di non aderire alla manifestazione credo si possa sostenere vi sia una sostanziale condivisione rispetto alla indispensabile necessità di ottenere maggiori tutele per tutti gli uomini del comparto sicurezza riguardo al crescente fenomeno delle aggressioni.

Per questo motivo credo, soprattutto in questo momento, che interessi di parte non debbano prevalere su quelli di carattere collettivo e generale.

In Parlamento è stato depositato alcuni mesi fa il disegno di legge n. 2206, a prima firma dell’On. Gianni Tonelli, dove sono contenute importanti norme che se introdotte nel nostro ordinamento potrebbero consentire a tutte le donne e gli uomini delle forze dell’ordine di svolgere al meglio la propria funzione.

Si tratta di “Garanzie Funzionali” per gli operatori di polizia che vanno dall’introduzione delle bodycam ad una più adeguata tutela legale sino alla rivisitazione del procedimento penale nei confronti degli operatori di polizia.

Un ottimo provvedimento che, se sostenuto adeguatamente nella discussione in Parlamento, potrà essere ulteriormente migliorato attraverso il contributo di tutti.

Oltre a tale disegno di legge, a giorni saranno discusse nelle aule legislative le modifiche al cd “Decreto sicurezza” tra cui la norma che vieta l’esclusione della pena per particolare tenuità del fatto per chi usa violenza, oltraggio o resistenza a pubblico ufficiale, limitandola ai soli agenti e ufficiali di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria, abbassando in tal modo il livello di protezione nei confronti degli altri pubblici ufficiali che non rivestono le predette qualifiche.

Sono fortemente convinto che la mission del Sindacato sia quella di far prevalere sempre l’interesse generale, pertanto nel manifestarti la mia intenzione di sottoscrivere la raccolta firme che state  effettuando,  proprio  come  significativo  gesto  di  condivisione  di  un  percorso  nell’interesse  dell’intera categoria, ti invito a mia volta, a sostenere il disegno di legge già depositato in Parlamento e che potrebbe diventare presto legge dello Stato.

Se lo sosteniamo tutti fattivamente interagendo con i referenti dell’intero arco parlamentare potrebbe diventare presto un importante strumento di tutela per tutti gli operatori delle forze dell’ordine.

Nel salutarti cordialmente, resto in attesa di un tuo cortese riscontro.

Il Segretario Generale

Stefano Paoloni

 

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