Aggiornamento professionale, l'Amministrazione fa un po' troppo da sola...

Aggiornamento professionale, l’Amministrazione fa un po’ troppo da sola…

Per ovviare al taglio della Commissione Paritetica per la formazione e l’aggiornamento professionale, intervenuta a seguito di una norma ispirata al risparmio della spesa pubblica (D.L. 95/2012), la Direzione...
Per ovviare al taglio della Commissione Paritetica per la formazione e l’aggiornamento professionale, intervenuta a seguito di una norma ispirata al risparmio della spesa pubblica (D.L. 95/2012), la Direzione Centrale degli Istituti di Istruzione, che gestisce questa importante funzione, ritiene di aver assolto al vincolo di contrattazione sul tema imposto da vari passaggi delle legislazione che regola i rapporti sindacali (DPR164/2002 e ANQ) con la comunicazione del programma di aggiornamento per il 2015, la contestuale richiesta di eventuali suggerimenti ed infine con la riunione convocata il 17 dicembre.

Al tavolo di discussione convocato al Dipartimento, il Direttore Centrale interessato, Dr. Vincenzo Roca, ed il Direttore delle Relazioni Sindacali Dr. Tommaso Ricciardi, hanno spiegato compiutamente la posizione del Dipartimento, attestata sulla letterale interpretazione della norma citata e di un parere del Consiglio di Stato secondo il quale l’organo collegiale paritario è inequivocabilmente soppresso. Per il SAP, presente col Segretario Nazionale Michele Dressadore, quanto fatto non è sufficiente. Innanzitutto il Dipartimento poteva facilmente trovare momenti di incontro utili a costruire quel confronto che fin qui era garantito dalla Commissione e ciò senza alcun onere di spesa e senza violare le nuove norme.

Ancor più poteva proporre, attraverso il Ministro, l’introduzione nella legge di Stabilità in via di approvazione di uno specifico passaggio che recuperasse le nostre Commissioni paritetiche garantendo l’assenza di spese. Certo così avrebbe dimostrato competenza ed efficienza, criteri che invece non si riconoscono nel golpe maldestramente tentato ‘appiccicando’ alla cosiddetta Finanziaria il tristemente noto “articoletto” che voleva dare ai Dirigenti di Polizia mano libera sugli orari in deroga: una pessima mossa diventata vera e propria figuraccia quando i lavori parlamentari hanno cassato l’articolo per mancanza di attinenza!

Resta inteso che oltre al programma annuale di aggiornamento vi sono tanti altri aspetti della materia che non perdono la loro natura contrattuale solo per effetto dell’abolizione dell’organo collegiale e il SAP certo non intende rinunciare alle sue prerogative: tanto per dare un assaggio di tale atteggiamento, la nostra sigla ha chiesto di capire le iniziative messe in campo nei confronti di quelle Direzioni che non assolvono al dovere di assicurare tutto l’aggiornamento ed addestramento previsto e poi ha suggerito di rendere più efficiente lo strumento dell’autoformazione correggendo gli errori di interpretazione più volte riscontrati in periferia.

L’aggiornamento e l’addestramento sono strumenti insostituibili per costruire e coltivare uno dei valori più preziosi per il poliziotto, la professionalità, per cui non è accettabile un passaggio dalla gestione condivisa fra rappresentanza del personale e Dipartimento a quella pressoché unilaterale da parte di quest’ultimo. Del resto i Sindacati non hanno dimostrato di crederci solo a parole, bensì coi fatti: lo dicono i sempre più numerosi eventi formativi e i momenti convegnistici che organizziamo, molto apprezzati dai colleghi. Lo stesso non si può sempre dire, purtroppo, per le lezioni di aggiornamento ordinario… L’Amministrazione, insomma, non puo’ pensare di far tutta da sola!

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