La rivisitazione abbatte i costi delle varie voci dal 50 al 95%, con le eccezioni delle chiamate verso la segreteria telefonica, rimaste invariato, e quelle verso la rete fissa, aumentate di un terzo. Sparisce il bonus dei mille minuti intra-rete, ma il costo al minuto sarà di un solo millesimo e perciò al massimo di 1€ mensile in più rispetto ai valori attuali.
Drastico calo anche delle tariffe del traffico dati che, per contro, diventa obbligatorio e non più opzionale: si va da un minimo di 1,8 € per i 0,5 Gb ai 3€ per i 4 Gb fino ai 6 € del plafond da 20 Gb mensili. Finalmente adeguate alle norme europee le tariffe per il roaming, ma qui va sottolineato che le medesime sono state ingiustamente mantenute al di sopra degli standard stabiliti dalle direttive comunitarie anziché corrette automaticamente già da un anno, come sosteneva il Sap!
Le cifre sono, ovviamente, iva esclusa e non vi sono scatti alla risposta. Non sarà più possibile operare la trattenuta sullo stipendio – e visti i risultati, diciamo noi, forse è meglio così (!!!) – bensì bisognerà optare per il rid su c/c bancario o tramite Carta di credito. Uniformato a 0,6 € l’importo del prelievo a beneficio del Fondo Assistenza per l’aiuto ai minori affetti da patologie croniche (piano Marco Valerio).
Migliorata l’assistenza anche con l’introduzione del portale dedicato che permetterà il controllo diretto delle fatturazioni ed altri servizi. Due le note del tutto dolenti: l’obbligo, non comprensibile, di preporre alle chiamate in uscita, e non anche gli sms, il numero 4146 e il divieto di ogni portabilità sia in entrata che in uscita, aspetti questo che abbiamo fortemente avversato.
Il nuovo sistema col rinnovato listino dovrebbe partire il 1° ottobre, ma prima ci sarà un ulteriore confronto per analizzare le proposte di correzione avanzate. Chi non aderirà subirà la disattivazione dell’utenza, chiaramente alla data indicata e dopo opportuna informazione su cui sono state richieste precise garanzie. Sul capitolo ‘disattivazioni’, la delegazione ha assicurato che l’intervento diretto e personale del vice Capo Prefetto Piantedosi porterà al rapido sblocco di tutte le utenze limitate dal deplorevole e assurdo disguido.
Il medesimo sarebbe nato per effetto della già comunicata impossibilità di addebitare sullo stipendio somme superiori ai 100 €, limite oltre il quale si sarebbe intaccato di una quota superiore al quinto dello stipendio: c’è però da dire che la circolare non chiariva le conseguenze nefaste e comunque che non è stato possibile, in pratica, per l’utente sottrarsi alla trappola del blocco della linea.
Ad ogni buon conto è stata fornita assicurazione che le procedure di ripristino saranno veloci, che il saldo degli arretrati sarà richiesto entro il 25 luglio in un’unica soluzione per gli importi al di sotto dei 200 euro e rateizzato per gli altri: i rappresentanti del personale hanno richiesto di prorogare il limite temporale alla fine di agosto di dimezzare quello per il saldo frazionato. Ovviamente tutte le novità saranno comunicate su questo sito e sul nostro Flash.
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