L’amara consapevolezza, nel lungo elenco di aggressioni che da tempo stiamo contabilizzando, è che spesso al danno segue la più classica delle beffe. L’increscioso episodio dell’altro giorno a Cecina, in provincia di Livorno, non fa purtroppo eccezione. Un cittadino russo già noto alle forze dell’ordine, in evidente stato di alterazione da sostanze stupefacenti e alcol, aggredisce una pattuglia di polizia durante un normale controllo. Uno dei due poliziotti riporta lo stiramento del rachide; va molto peggio alla collega che a causa dei calci ricevuti sul petto ha un’ischemia. Dopo l’arresto il soggetto ha continuato ad inveire e sputare addosso agli agenti. Posto a disposizione del giudice, per il russo si è deciso soltanto per l’obbligo di firma, compatibilmente però con i suoi impegni lavorativi. Di certo non un buon segnale questo che rischia di minimizzare la gravità di queste situazioni.
LIVORNO PAOLONI SAP ‘POLIZIOTTA CON ISCHEMIA DOPO AGGRESSIONE A RESPONSABILE OBBLIGO FIRMA’
sabato 05/10/2019 13:41 ADN0511 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RTO Trieste 5 ott. AdnKronos – Una poliziotta di Livorno e’ finita in ospedale con una ischemia dopo aver subito una aggressione e il responsabile e’ stato scarcerato con l’obbligo di firma. In questo modo si legittima la violenza contro le divise . Cosi’ Stefano Paoloni segretario generale del Sap su una aggressione avvenuta spiega lo stesso sindacalista a Cecina in provincia di Livorno e che avrebbe potuto avere conseguenze devastanti come avvenuto a Trieste. Due colleghi delle volanti un uomo e una donna – racconta Paoloni – sono stati aggrediti da un cittadino russo sotto effetto di alcol e droghe e sono finiti in ospedale. La collega ha avuto un’ischemia a causa dei calci ricevuti al petto . Il collega ha riportato lo stiramento del rachide con 10 giorni di prognosi. La collega e’ ora ricoverata e sotto monitoraggio a seguito dell’ischemia. Lo straniero – prosegue Paoloni – e’ stato arrestato e nonostantecio’ ha continuato ad insultare e sputare verso gli agenti. Processato per direttissima questa mattina nonostante la richiesta di custodia in carcere da parte del pm lo straniero e’ stato scarcerato e gli e’ stato imposto l’obbligo di firma in commissariato con orario da concordare per non essere danneggiato sul lavoro. In questo modo si continua a legittimare la violenza contro gli uomini in divisa. Sono trascorse meno di 24 ore – conclude – e Trieste ancora non ha insegnato nulla . Sil AdnKronos ISSN 2465 – 1222 05-OTT-19 13 31 NNNN
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