DRAMMA CONTRO MISSIONE PACE
(ANSA) – ROMA, 17 SET – 'Ancora una volta una mattanza che colpisce gli uomini in divisa, ancora una volta un dramma che annienta giovani vite in missione di pace. Ancora una volta dobbiamo essere capaci di superare questo difficile momento per dimostrare che la liberta' e la democrazia, in ogni parte del mondo, non hanno paura dei terroristi e delle bombe': e' quanto si legge in una nota della Consulta Sicurezza, costituita dai sindacati Sap (Polizia di Stato), Sappe (Polizia Penitenziaria) e Sapaf (Corpo Forestale) dopo l'attentato di questa mattina in Afghanistan.
'Le donne e gli uomini della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato – viene sottolineato – sono vicini al dolore delle famiglie e degli amici di questi martiri della democrazia, di questi nuovi eroi che da oggi brillano come stelle nel cielo dei giusti. Noi non li dimenticheremo!'
(ANSA) COM-TEO 17-SET-09 13:28
AFGHANISTAN: KAMIKAZE FA STRAGE ITALIANI, UCCISI 6 PARA'
(ANSA) – ROMA, 17 SET – Strage di italiani a Kabul: un'autobomba e' esplosa al passaggio di un convoglio, sei para' sono morti e altri quattro militari sono rimasti feriti.
Quindici i civili afgani uccisi e una sessantina i feriti. I talebani rivendicano. Per l'Italia non era stato versato mai tanto sangue in una missione all'estero dopo Nassiriya.
L'AEROPORTO – Giorno di arrivi, all'aeroporto di Kabul. Con un C-130 tornano dalla licenza in Italia, o giungono per la prima volta in Afghanistan, diversi militari, paracadutisti della Folgore e soldati di altri reparti: i piu' sono in servizio presso l'Italian battle group di Camp Invicta e 4 presso lo staff del comando di Isaf. Con loro anche un gruppetto di giornalisti. A prelevarli viene mandato un convoglio composto da 4 Vtlm Lince, 2 veicoli cingolati BV-206 e un autocarro Aps, per i bagagli. Per agevolare il trasferimento, il tenente Antonio Fortunato decide di distaccare due Lince per trasferire i quattro militari che devono raggiungere il comando Isaf (due per ogni mezzo, uno di loro per la prima volta a Kabul), nel centro della citta', per poi farli ritornare in aeroporto e poi procedere tutti insieme verso Camp Invicta.
IL KAMIKAZE – L'esplosione, un fortissimo boato, si sente in tutta Kabul. Sono le 9.30 in Italia, mezzogiorno in Afghanistan.
'Un attentatore suicida, a bordo di un'auto imbottita con almeno 150 chili di esplosivo – secondo la ricostruzione del ministro La Russa – esce da un parcheggio e si lancia contro il primo mezzo, causando la morte dei cinque militari a bordo'.
L'esplosione investe 'in misura meno violenta' anche il secondo Lince: muore un para', il mitragliere che si trovava sulla 'ralla', mentre gli altri quattro si salvano. Restano feriti, ma in modo non grave.
I MORTI – Le vittime sono tutti para' di vari reggimenti della Folgore: il 183/o, il 186/o, il 187/o. Sono il tenente Fortunato, comandante del convoglio, 35 anni, originario della Basilicata: sposato, aveva un figlio di 7 anni. Il sergente maggiore Roberto Valente, napoletano di 37 anni, era uno di quelli appena tornati dalla licenza. Questa era la sua ultima missione: aveva chiesto il trasferimento per stare vicino alla moglie ed al figlio. Gli altri quattro sono tutti primi caporalmaggiori: Matteo Mureddu, 26 anni, di Oristano, che aveva rinviato il matrimonio a giugno per non rinunciare alla missione in Afghanistan; Giandomenico Pistonami, anche lui ventiseienne, di Lubriano (Viterbo), scampato ad un altro attentato lo scorso mese di agosto mentre si trovava in 'ralla' al suo posto di mitragliere; Massimiliano Randino, nato a Pagani (Salerno) 32 anni fa, sposato, e pure lui tornato oggi dalla licenza; il pugliese Davide Ricchiuto, 26 anni, che voleva un 'lavoro stabile' ed aveva scelto di fare il para'.
I FERITI – I quattro militari a bordo del secondo mezzo hanno riportato solo lievi lesioni ed hanno informato essi stessi le famiglie: sono ricoverati nell'ospedale militare francese e le loro condizioni non destano preoccupazioni. Sono il primo maresciallo dell'Aeronautica Felice Calandriello, 58 anni, di Sassano (Salerno) e tre primi caporalmaggiori dei para': Rocco Leo, 26 anni, di Francavilla Fontana (Brindisi); Sergio Agostinelli, 32 anni, originario della Svizzera e Ferdinando Buono, 30 anni, di Napoli.
TALEBANI RIVENDICANO – L'attentato e' stato subito rivendicato da Zabihullah Mujahid, un portavoce dei talebani.
'Con questo gesto – ha detto – abbiamo voluto provare ancora una volta che non esiste alcun dispositivo di sicurezza che ci possa fermare' e che quindi 'possiamo arrivare ovunque'.
IL WARNING – Un attentato annunciato? Presto, troppo presto per dirlo. L'unica cosa certa e' che proprio ieri l'intelligence aveva diramato un warning estremamente preciso: una 'cellula ostile' composta tra 3-4 elementi pronta ad entrare in azione sulla strada dell'aeroporto, forse con un'autobomba.
Il generale Fabrizio Castagnetti, che proprio oggi lascia la guida dell'Esercito, taglia corto: 'gli allarmi sono continui, arrivano ogni giorno'. Il ministro La Russa non esclude che questo allarme ci sia stato, anche se a lui non e' arrivato ('i militari non me ne hanno parlato'), ma aggiunge: 'questo non puo' impedire che si svolgano le normali attivita''.
'ITALIA NON E' NEL MIRINO' – Secondo La Russa l'attacco 'e' da mettere in relazione alle recenti elezioni presidenziali, cioe' al tentativo di creare una situazione di ulteriore destabilizzazione' e non si puo' parlare di 'strategia mirata contro le forze italiane, ma di tentativi per impedire alle forze afgane e della Nato, che operano a stretto contatto, di estendere ulteriormente il controllo del territorio'.
GEN. VALOTTO E BERTOLINI, IMPEGNO NON CAMBIA – Analisi condivisa dal capo di Stato maggiore di Isaf: 'Escludo che si tratti di un'azione mirata contro di noi', dice il generale Marco Bertolini, il quale ha assicurato che, dopo l'attentato di oggi, l' impegno 'non cambia'. E' la linea decisa anche dal generale Giuseppe Valotto, che proprio nel giorno piu' triste si insedia al vertice dell'Esercito: 'E' questo – dice – il momento di trarre ancora maggiore forza, determinazione ed impegno nel portare avanti con la stessa efficacia le missioni che la comunita' internazionale ha affidato al nostro Paese'.
FUNERALI DI STATO – Sabato 'le salme dei caduti potrebbero tornare a casa', dice da Kabul uno dei portavoce di Isaf, il colonnello Fabio Mattiassi. Sui corpi sara' eseguita l'autopsia, su disposizione della procura di Roma che sulla strage ha aperto un fascicolo. Poi, forse lunedi', ci saranno i funerali di Stato. Tante bare in fila, come dopo l'eccidio di Nassiriya.
(ANSA) SV 17-SET-09 21:25
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