La festa del primo maggio deve essere anche nei riguardi dei professionisti della sicurezza, un momento di riflessione e attenzione.
La “sicurezza” per noi poliziotti ha da sempre una doppia valenza.
La prima sta proprio nella “mission” della nostra professione: garantire convivenza civile. Ogni anno circa 2000 poliziotti riportano ferite nello svolgimento del difficile compito di far rispettare l’ordine e la sicurezza pubblica e più di qualcuno purtroppo è chiamato finanche al sacrificio della propria vita. Un rischio a volte insito nella nostra difficile professione che non deve essere lasciato in balia degli eventi ma, necessita di adeguata attenzione perchè siano individuati strumenti, mezzi e tutele che garantiscano adeguatamente gli operatori delle forze dell’ordine. Non solo, garanzie e tutele devono essere previste anche per i famigliari di chi a causa del servizio non può più provvedere ad un adeguato sostegno dei propri cari. Proprio a chi ha sacrificato la propria vita per il Paese, il SAP dedica tutto mese di maggio con il Memorial Day.
In secondo luogo, invece, è necessario che venga posta la necessaria attenzione alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la normativa di riferimento, il decreto legislativo 81/2008, trovi piena applicazione anche nel comparto sicurezza. Troppi Uffici, Reparti e Caserme non rispettano i requisiti minimi previsti per luoghi di lavoro risultanti insalubri ed insicuri esponendo pertanto a rischi indebiti tutti quanti vi siano costretti ad operare.
Infine, il pensiero del SAP, va alle migliaia di operatori della sicurezza che nel giorno della festa dei lavoratori saranno chiamati nelle piazze, nelle strade, nelle stazioni, alle frontiere, a garantire la sicurezza per il bene di tutti nel rispetto degli altri.
La festa del 1 maggio è dedicata alla sicurezza sul lavoro.
Il Segretario Generale SAP
Stefano Paoloni
Letta 3.469 volte