L’esecutivo patteggia con Strasburgo per i fatti di Bolzaneto e manda i poliziotti a lezione di diritti umani
Cari colleghi,
come è successo al G8 di Genova, dove si è arrivati a intitolare a Carlo Giuliani una sala del Senato, oggi accade qualcosa per cui mi indigno con forza e disgusto: il governo italiano si è impegnato nei confronti della Corte di Strasburgo per sottoporre gli operatori delle forze dell’ordine a dei corsi di sensibilizzazione relativamente ai diritti civili. Una follia. Un’umiliazione indegna.
I diritti civili sono quelli della brava gente che tutti i giorni è ostaggio del partito dell’antipolizia che ha collocato al centro del sistema i delinquenti, i mascalzoni, le devianze, i tossicomani e ogni “smarrito” di questa società.
Questi sono i diritti civili che sono violati ogni giorno, ossia quelli di coloro che sono stati educati nel rispetto dei valori condivisi della nostra I società: il lavoro, la famiglia, l’onestà, la dignità, il rispetto degli altri, la solidarietà.
Questi sono i diritti civili che vengono calpestati con il contributo di una classe di dirigenti di mangiapane a tradimento.
Da poliziotto e rappresentante di tantissimi poliziotti li disconosco come governo italiano.
Dovrebbero pulirsi la bocca quando parlano dei poliziotti che per 1250 euro al mese vanno sulla strada a rischiare la vita e a garantirgli la loro succulenta greppia. Vergognatevi!
Andateci voi a fare i corsi di onestà, di dovere, di servizio al Paese e di umiltà. L’Italia ne avrebbe un grande giovamento.
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