TAMARO (SAP TRIESTE): CULTURA DEL COLTELLO SINONIMO DI FALLIMENTO DELL'INTEGRAZIONE

TAMARO (SAP TRIESTE): CULTURA DEL COLTELLO SINONIMO DI FALLIMENTO DELL’INTEGRAZIONE

«L’ennesimo e gravissimo caso di violenza dell’altra notte dimostra quanto la situazione sia preoccupante e meriti un’attenzione particolarmente accurata. La “cultura del coltello”, mette ancora una volta in risalto...
«L’ennesimo e gravissimo caso di violenza dell’altra notte dimostra quanto la situazione sia preoccupante e meriti un’attenzione particolarmente accurata. La “cultura del coltello”, mette ancora una volta in risalto un’accoglienza che non è seguita da una reale integrazione; il fatto che sia successo all’interno di una struttura deputata a questi compiti rende l’accaduto ancora più grave», a denunciarlo a gran voce è il Segretario provinciale del SAP di Trieste Lorenzo Tamaro.
«Questo grave episodio, deve indurre ad una riflessione più ampia sulla crescente frequenza di atti di violenza, quasi sempre perpetrati da immigrati stranieri di prima e seconda generazione. È evidente che è sempre più necessario che chi riceve i fondi da parte dello Stato per l’accoglienza ed integrazione degli immigrati, debba garantire una maggiore “presenza” ed essere a conoscenza della condotta di vita delle persone seguite. Queste spesso appaiono invece abbandonate a loro stesse ed evidentemente attratte da condotte e comportamenti illegali, come dimostrano purtroppo le cronache non solo della nostra città. Purtroppo, quando è necessario l’intervento di Polizia, come in questo caso, di fatto l’integrazione è fallita».

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