SERVONO I RINFORZI ESTIVI, PAVAN (SAP VENEZIA): OCCORRE GARANTIRE AL CITTADINO L'ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL TERRITORIO

SERVONO I RINFORZI ESTIVI, PAVAN (SAP VENEZIA): OCCORRE GARANTIRE AL CITTADINO L’ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL TERRITORIO

Il Segretario provinciale del SAP di VENEZIA, Giorgio Pavan, anche quest’anno ha dovuto inviare una nota alle Istituzioni locali per sollecitarle sulla necessità urgente di avere dei rinforzi estivi...

Il Segretario provinciale del SAP di VENEZIA, Giorgio Pavan, anche quest’anno ha dovuto inviare una nota alle Istituzioni locali per sollecitarle sulla necessità urgente di avere dei rinforzi estivi presso i Commissariati di Polizia interessati all’aumento delle presenze estive. In particolare ha scritto una lettera al Prefetto e Questore di Venezia oltre ad alcuni Parlamentari locali. «Con l’approssimarsi della stagione estiva, l’aumento esponenziale delle presenze nelle località balneari della Provincia, in particolare Jesolo, Cavallino-Treporti, Chioggia-Sottomarina, Caorle e San Michele al Tagliamento-Bibione, rende necessaria un’attenta pianificazione dei rinforzi presso i Commissariati distaccati di Jesolo, Chioggia e Portogruaro, i quali, già sofferenti per la cronica carenza di personale, si trovano “abbandonati” a loro stessi, solitamente fino alla metà di luglio. Ciò premesso, occorrono anche delle valutazioni sulla provenienza del personale aggregato: le aliquote dei Reparti Prevenzione Crimine, inviate come contingente e non come singoli operatori, con le regole d’ingaggio attuali adottate negli ultimi anni, ovvero seguendo alla lettera le disposizioni del Dipartimento della P.S., non compensano neanche lontanamente le necessità di quei Commissariati sopra indicati. Giusto per citare dei dati, qualora fossero sfuggiti: nel 2022 Jesolo ha registrato 5,2 milioni di presenze mentre Cavallino-Treporti ne ha fatte registrare addirittura 6,7 milioni. Un totale di oltre 12 milioni di presenze, sotto la competenza territoriale del Commissariato di Jesolo. Alle quali si aggiungono 1,4 milioni di presenze registrate a Chioggia che, inoltre, ha visto l’arrivo nel proprio porto delle navi da crociera: ulteriore attività che compete al Commissariato di Chioggia. Infine, Bibione e Caorle, che hanno registrato rispettivamente 5,4 e 4,2 milioni di presenze, per un totale di quasi 10 milioni di turisti sotto la competenza territoriale del Commissariato di Portogruaro (fonte: https://statistica.regione.veneto.it). Nel 2022, cinque turni (su 5) della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Chioggia e tre turni (su 5) della Squadra Volante del Commissariato di Jesolo, hanno affrontato l’estate con la stessa “forza” con cui si affronta l’inverno: ovvero una volante sola per turno. Mentre gli altri due turni di quest’ultimo ufficio, considerate le regole d’ingaggio sopra descritte, c’è stato l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine. E se davvero qualcuno pensa che sia andato tutto bene, forse farebbe bene a fare due chiacchiere con gli operatori delle Volanti di Jesolo e di Chioggia, per capire cosa significhi sentirsi “carne da macello”. Lavorare da soli, magari di notte, magari con solo qualche mese di servizio sulle spalle, senza poter contare sull’ausilio di nessuno, se non sporadicamente sulla pattuglia dell’Arma dei Carabinieri (che comunque dipende da un’altra sala operativa) e magari trovarsi chiamati a sedare una rissa tra ubriachi è un’esperienza mistica che qualcuno (magari chi decide dei rinforzi) dovrebbe provare personalmente. Nella scorsa estate, solo a titolo di esempio, a Jesolo è successo di tutto: dalla sparatoria (con persona attinta) al tentato omicidio per accoltellamento, dalle violente rapine alle innumerevoli risse in strada, con tanto di “pubblicità” sulle principali testate giornalistiche locali e nazionali. Intanto sfatiamo un mito: sul litorale veneto la stagione non inizia il 15 di luglio! Non siamo nemmeno a maggio e Jesolo ha già vissuto gravi episodi di violenza legati alla movida. Le Volanti dei Commissariati distaccati, in particolare Jesolo e Chioggia, hanno urgente necessità di personale in aggregazione e possibilmente proveniente dagli U.P.G. e S.P., che garantisca loro il sacrosanto diritto di lavorare in sicurezza. Lo scriviamo adesso, nero su bianco, affinché qualcuno non pensi che sia sufficiente correre ai ripari a fattaccio avvenuto, senza pagare il prezzo, almeno morale, dell’indifferenza! Occorre un’urgente revisione delle aliquote di personale aggregato: non è possibile che, come nel 2022, sull’intero litorale veneziano, con quasi 23 milioni di presenze, vengano aggregate dodici persone contro le 107 della riviera romagnola (Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna), le 40 di Sassari o le 29 di Lecce. Ci sfugge davvero il criterio di assegnazione delle aliquote! Occorre garantire al cittadino l’attività di controllo del territorio, sia in termini di prevenzione che di repressione. In una parola: sicurezza».

VENEZIATODAY.IT

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