SAPere ESSERE DONNE IN POLIZIA

SAPere ESSERE DONNE IN POLIZIA

Nella giornata di ieri si è tenuto l’incontro per le colleghe della Polizia, organizzato dal SAP Firenze. Un appuntamento che prima del Covid-19 era diventato fisso. A distanza di...

Nella giornata di ieri si è tenuto l’incontro per le colleghe della Polizia, organizzato dal SAP Firenze. Un appuntamento che prima del Covid-19 era diventato fisso. A distanza di due anni si è riaperta questa porta di dialogo e confronto.
L’incontro, che purtroppo per le limitazioni del Covid, ha contingentato la partecipazione delle colleghe, ha avuto un grande successo. Come accadeva in passato, il confronto “informale” ha permesso di sviscerare tematiche e problematiche in essere al comparto femminile.
Un momento in cui si sono trovate generazioni a confronto, e dove la conferma della mancanza di spazi comuni ha fatto emergere un dato interessante. L’impossibilità delle nuove generazioni, di potersi incontrare in spazi comuni, ha indebolito lo spirito di corpo che le generazioni precedenti coltivavano anche grazie a questi ambienti, ormai eliminati dalle strutture esistenti. Le poliziotte più giovani hanno sottolineato come, la mancanza di questi spazi, limiti la conoscenza e la presenza in sede solo alla turnazione. Non più confronti, non più conoscenza, non più spirito di corpo.
Non si evince più quell’elemento aggregante del passato, o quel passaggio di consegne che ha sempre contribuito a rinsaldare i rapporti. A queste tematiche se ne sono aggiunte altre che verranno poi sviluppate nelle Commissioni delle Pari Opportunità o in quelle di Sanità e Benessere.
Si fa quindi presente, la necessità di ricreare all’interno delle strutture dei posti di aggregazione, che possano rinsaldare i rapporti tra colleghi.
Ad ognuna delle partecipanti è stato offerto un presente, accompagnato da un fiore per ciascuna offerto dal Segretario Provinciale. A fine dell’incontro incontro, le presenti hanno anche firmato con gradimento la petizione portata avanti dal SAP per la Petizione buoni parto, generi di conforto e buoni vestiario in busta paga.

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