Dopo il tragico fatto di cronaca, avvenuto la notte tra sabato e domenica 25 aprile 2021, dove un giovane extracomunitario, per eludere un controllo di Polizia, si è dato alla fuga finendo in un fosso di Livorno e morendo annegato, il partito dell’anti-polizia non ha perso tempo ed ha trasformato subito i poliziotti nei capri espiatori prescelti, ha messo in campo ogni strumento a disposizione per seminare il dubbio e l’odio contro lo Stato ed i suoi tutori dell’ordine: è per questo che non si può più aspettare, servono le bodycam sulle divise a tutela della verità. Spregevole è il modo ed ancor più il fine, utilizzato da quegli appartenenti al partito dell’anti-polizia, che strumentalizzano un fatto così tragico, la morte di un giovane, per meri fini politici o di visibilità, per poter balzare agli onori della cronaca pur non conoscendo i fatti e seminando odio e dubbi. Ancora una volta si sta tentando di trasformare una tragica vicenda in un processo mediatico. I primi ad avere interesse che sia certificata la verità dei fatti sono i nostri colleghi, del loro aver agito ed operato nel migliore dei modi con serietà e professionalità.
A loro va la nostra solidarietà per gli attacchi strumentali che stanno subendo.
Auspichiamo che l’Autorità Giudiziaria, in cui riversiamo la massima fiducia, dipani qualsiasi ombra il prima possibile, in quanto è necessario che tutti i cittadini possano continuare ad avere piena fiducia nelle donne e negli uomini delle forze dell’ordine che ogni giorno si sacrificano per le strade della nostra città per garantire la sicurezza di tutti.
La rassegna stampa.
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