Il Segretario regionale del SAP Friuli Venezia Giulia, Olivo Comelli, è intervenuto per denunciare le gravi criticità riscontrate lungo il confine tra Friuli Venezia Giulia e la Svovenia: «Il confine che da Trieste arriva fino a Tarvisio è lo sbocco dell’ormai nota e molto frequentata “rotta balcanica”, più silenziosa rispetto agli sbarchi sulle coste italiane ma molto frequentata dai migranti con continuità. Riguardo l’immigrazione clandestina, il controllo sui valichi non ha determinato un cambio di passo decisivo rispetto ai respingimenti, perché per tutti coloro che all’atto del rintraccio chiedono la protezione scattano le consuete procedure per l’accoglienza. Complessivamente, inoltre, il flusso non è calato. Con l’arrivo della primavera e di temperature più miti siamo convinti che il flusso dei migranti si farà più importante, come avviene ormai abitualmente da 5-6 anni a questa parte».
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