La stagione calda è entrata nel vivo anche per gli uomini e le donne appartenenti alle forze dell’ordine. Dopo due weekend di fuoco, tra arresti, denunce e poliziotti aggrediti, il Segretario provinciale del SAP di Rimini, Roberto Mazzini, lancia il grido di allarme. «I dispositivi messi in campo sul territorio e l’attenzione posta alla riviera hanno permesso di lavorare in sicurezza per i grandi eventi. Di contro, il controllo del territorio e il pronto intervento, negli ultimi due weekend, è stato costretto ad un tour de force estenuante per poter rispondere a tutte le richieste pervenute. Le volanti sono già da qualche settimana in grande pressione: 6 arresti in sole dodici ore tra sabato e domenica (di cui 3 minori), interventi richiesti che non lasciano nemmeno un attimo di sosta per tutta la notte, centinaia le telefonate giunte sulla linea di emergenza e alcuni poliziotti aggrediti. Questa mole di lavoro non può essere sostenuta per molto tempo e soprattutto è necessario trovare una soluzione definitiva per il periodo precedente e successivo alle aggregazioni estive oramai ridotte a due mesi (luglio e agosto). L’impegno è totale dal vertice fino alla base, ma senza le risorse umane è veramente difficile rispondere adeguatamente e nei giusti tempi alle richieste di intervento ma anche alle grandi sfide investigative. Non c’è mai un attimo di respiro, la possibilità di pianificare è compressa dalle continue emergenze. Sono nell’ultimo anno sono state fronteggiate l’emergenza baby gang, ricordiamo la situazione della stazione ferroviaria, dei giovanotti di Riccione o di Rimini centro; l’emergenza profughi provenienti dall’Ucraina come provincia con maggiori richieste che si è aggiunta alla già difficile situazione riguardante i migranti; l’emergenza cantinette, l’emergenza passaporti. È necessario implementare l’organico del personale della Polizia di Stato in città ed allo stesso tempo è irrinunciabile un maggiore periodo di permanenza dei rinforzi estivi da metà giugno fino a metà settembre, anche con nuove o differenti modalità di ingaggio».
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