«Anche ieri, come già in passato, abbiamo avuto l’ulteriore conferma che, per alcuni uffici del nostro Ministero, la provincia di Fermo non esiste». E’ l’allarme lanciato dal Segretario provinciale del SAP, Alessandro Patacconi. «I cittadini, devono sapere che nella Polizia di Stato, oltre ai ruoli ordinari, ci sono anche i ruoli civili e tecnici, tra cui i medici. Il dirigente medico ha, tra le molteplici funzioni per la tutela ed il controllo della salute dei poliziotti, il delicato compito di verificare la loro idoneità totale o parziale al servizio.Ieri sono state pubblicate le assegnazioni dei nuovi medici appena assunti e le connesse movimentazioni di coloro che hanno chiesto altre sedi lavorative, ed indovinate? In tutte le provincie marchigiane è stato giustamente inviato un nuovo dirigente medico tranne che nella nostra.Non sarà mica che a Roma si sono dimenticati che siamo anche noi una Questura? Torniamo a ripetere con forza, che nella nostra Questura, non solo manca il medico, ma c’è cronica carenza anche di dirigenti e di personale delle varie categorie (anche dei ruoli civili). La Sezione Polizia Stradale di Fermo ed il Distaccamento di Amandola sono praticamente quasi inesistenti, avendo “metà della forza” necessaria (siamo fermi al 2018). L’unico Ufficio di Polizia in organico è la Sottosezione Autostradale di Porto San Giorgio perché, a chi ci comanda, interessa solamente l’autostrada; per la viabilità ordinaria… qualcuno ci penserà. Perché quindi non ritorniamo com’eravamo? (ovviamente è un interrogativo sarcastico il nostro…ma nemmeno tanto) – aggiunge il segretario -. Torniamo ad essere Commissariato di P.S. e Distaccamento Polizia Stradale, così, almeno, i cittadini risparmierebbero un sacco di soldi. Ci chiediamo e vi chiediamo se è normale che dopo aver speso circa 15 milioni di euro per ristrutturare l’ex C.O.P.S., vi sia ancora un ala dell’edificio “grezza” e quindi inaccessibile (e noi, come le altre sigle sindacali) non abbiamo un posto dove svolgere la nostra attività sindacale? Qualcuno si è chiesto di chi sia la responsabilità? Ci viene quindi da dire che “si stava meglio quando si stava peggio”. Forse è giunto il momento che proclami e promesse fatte in più momenti da figure istituzionali, politiche, sindacali etc. (evidentemente fatte solo per guadagnare visibilità e accattivarsi le simpatie di qualcuno), si concretizzino in azioni tangibili a favore della comunità fermana e dei poliziotti che qui vivono e lavorano per garantire un ambiente sicuro».
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