Il 1° maggio è stata la festa dei lavoratori ma non per gli uomini e le donne del XIV Reparto Mobile di Senigallia, i quali, arrivati a Pesaro hanno appreso che il pasto veicolato previsto dalla Questura era composto da un semplice sacchetto con panini e carne fredda: un salto indietro di decenni in violazione alla circolare ministeriale, la quale prevede che il pasto veicolato deve essere composto da un pasto completo caldo al pari di quello che si consuma al ristorante e che il sacchetto deve essere richiesto espressamente dai dipendenti in alternativa al ticket. A denunciare l’accaduto i Segretari Provinciali SAP Ancona e Pesaro Filippo Moschella e Paolo Canti: «Considerato che a Pesaro non c’è la mensa di servizio abbiamo contattato il Sig. Dirigente dell’UTL, il quale ci ha riferito che non esistono convenzioni per consumare i pasti nei ristoranti dato che le gare effettuate dalla Prefettura (quando?) sono andate deserte. Al riguardo abbiamo ribadito che si poteva tentare una convenzione per la fornitura di un pasto veicolato e, per attenuare il disagio odierno, di corrispondere il ticket al personale che ha rifiutato il sacchetto». Dopo l’intervento del SAP Ancona e Pesaro, il Questore ha autorizzato la corresponsione del ticket a coloro che hanno rifiutato il sacchetto, praticamente tutti i 70 colleghi di Senigallia per quanto comunicatoci. Inoltre è stato richiesto al Questore di Pesaro e al Dirigente del XIV Reparto Mobile quali iniziative intendono intraprendere per evitare che in futuro si verifichino situazioni uguali a quella odierna.
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